Prandelli: «Tra Conte e Allegri enormi analogie. Max ha dovuto sopportare giudizi immeritati»
Alla Gazzetta: «Napoli avanti all'Inter, ma il Milan può diventare un pericolo. Modric e De Bruyne? La classe non ha età e la loro intelligenza è talmente sviluppata che sanno quando accelerare e quando gestirsi, continueranno a essere decisivi»

AC Milan's coach Massimiliano Allegri (L) and Juventus' coach Antonio Conte are pictured during the Serie A football match Juventus vs AC Milan on October 6, 2013 in Turin. AFP PHOTO / ALBERTO LINGRIA (Photo by ALBERTO LINGRIA / AFP)
Cesare Prandelli ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti gli argomenti toccati dall’ex allenatore di Fiorentina e Nazionale – tra le altre – e oggi dirigente della Figc, tra cui anche il Aragone tra Conte e Agnelli.
«È cambiato il lessico, i principi sono gli stessi. E quest’anno ci sarà più equilibrio in A», esordisce Prandelli parlando del calcio italiano. Poi si sofferma sul big match della 5a giornata di campionato tra Milan e Napoli: «Sarà la partita di…? Allegri e di Conte, carismatici e con una leadership che diventa trainante. Va riconosciuta ad entrambi una forza che appartiene alle loro conoscenze. Spesso si argomenta sulle loro differenze mentre a me, in vari aspetti, sembra abbiano enormi analogie».
Cone e Allegri
Milan-Napoli cosa significa?
«La grande sfida tra due allenatori straordinari. Conte è estremo nelle sue irruzioni in un club, con quella capacità di entrare nella testa dei giocatori e migliorarli. Faccio un esempio: Politano è sempre stato un calciatore di qualità ma grazie ad Antonio, ha aggiunto una continuità che ne fanno un elemento imprescindibile», sottolinea, prima di passare all’ex Juve: «Sono strafelice dell’impatto di Allegri, l’ha meritato perché ha dovuto sopportare giudizi immeritati. Max è dominante, ha una capacità di assorbire le situazioni più delicate e di gestirle con padronanza. Si carica i problemi e li risolve. E poi il Milan sta giocando bene, con l’Udinese ha divertito».
Secondo Prandelli «siamo in quella che una volta veniva chiamata fase di rodaggio», ma quanto si è visto durante la sessione estiva di mercato lo spinge ad indicare il Napoli favorito sull’Inter nella corsa scudetto: «C’è solidità, è una squadra che ha l’anima forte di Conte. Napoli e Inter stanno messe meglio ma Conte ha il muso davanti. Però alle spalle vedo il Milan, che può diventare un vero pericolo».
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Milan-napoli sarà la partita di…?
«Di Allegri e di Conte, carismatici e con una leadership che diventa trainante. Va riconosciuta ad entrambi una forza che appartiene alle loro conoscenze. Spesso si argomenta sulle loro differenze mentre a me, in vari aspetti, sembra abbiano enormi analogie»
Tornando a Milan-Napoli, ecco il suo pensiero su Modric-De Bruyne: «Siamo un Paese per vecchi? Ben vengano quando si tratta di fuoriclasse con un talento così esagerato. La classe non ha età e l’intelligenza di entrambi è talmente sviluppata che sia l’uno che l’altro sanno quando accelerare e quando gestirsi. Poi hanno piedi e visioni che ti fanno innamorare del calcio. Il campione è quello che decide e Modric e De Bruyne questo hanno fatto e questo continueranno a fare».