Mazzocchi: «Fino ai tre anni ero in comunità a causa dei problemi con la giustizia dei miei genitori»

Il terzino si confessa nel nuovo film sullo scudetto: «Ho avuto un'infanzia difficile, diventare un calciatore professionista e giocare ad alti livelli per me è stato un grande segno di riscatto»

Napoli Mazzocchi

Mg Verona 18/08/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Pasquale Mazzocchi

L’unico napoletano nel Napoli che ha vinto a maggio scorso il quarto scudetto della sua storia è Pasquale Mazzocchi. Nel film in uscita questa sera e presentato oggi sul quarto titolo degli azzurri, c’è ampia menzione per il terzino. L’ex Salernitana si lascia andare ad alcune confessioni personali all’interno della pellicola, parlando della sua infanzia molto difficile quando gli viene chiesto di raccontare le proprie emozioni e sensazioni dopo la vittoria.

Le parole di Mazzocchi

A seguire un estratto di quanto da lui dichiarato.

«Quando ero piccolo non è stata facile per me. Ho avuto un’infanzia difficile. Fino ai 3 anni sono stato in comunità, a causa di alcuni problemi con la giustizia dei miei genitori. Diventare un calciatore professionista e giocare ad alti livelli per me è stato un grande segno di riscatto. Vincere lo scudetto col Napoli, inoltre, è una cosa che non si riesce a spiegare neanche vivendo dieci altre vite».

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Di recente, Marco Sommella, suo agente, aveva così parlato a Radio Marte.

«Mazzocchi ha avuto il privilegio di vincere con la squadra del cuore. Quest’estate ha ricevuto diverse offerte ma è rimasto da grande professionista quale è. Perché dopo il ko di Lukaku, la strategia di mercato è cambiata. E così Pasquale ha preferito dare una mano e restare e non andare via, guadagnando di più e soprattutto giocando di più, come è capitato ad altri».
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