Il Barca aveva fatto credere a Yamal che aveva vinto il pallone d’oro. E lui si è presentato con famiglia vestita Dolce&Gabbana

El Paìs: “Hai vinto tu”. “Preparati, potrebbe esserci una sorpresa alla fine”. Ha preso bene il secondo posto, ha festeggiato con hamburger. Poi, però, è arrivato Flick

Yamal

Barcelona's Spanish forward Lamine Yamal (2nd L) and his family pose upon arrival before the 2025 Ballon d'Or France Football award ceremony at the Theatre du Chatelet in Paris on September 22, 2025. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Avevano fatto credere a Lamine Yamal di aver vinto il pallone d’oro. E lui si era presentato a Parigi con la famiglia vestita a punto e tirata a lucido. Ma così non è stato e il giovane prodigio è tornato a casa “solo” con il premio quale miglior giovane dell’anno. Chi glielo aveva fatto credere?

Secondo El Pais il suo club che aveva spinto affinché Lamine fosse il miglior giocatore europeo. Nonostante ciò il Barcellona non può lamentarsi. Tre canterani del Barcellona hanno lasciato il Théâtre du Châtelet con un premio in tasca: Lamine Yamal e Vicky López hanno vinto il Kopa per i migliori Under 21, mentre Aitana si è aggiudicata il Pallone d’Oro femminile. Identico bottino per i parigini: Luis Enrique come miglior allenatore, il Psg premiato come squadra della stagione e Dembélé vincitore del Pallone d’Oro maschile. Il conto sale a quattro se consideriamo anche Donnarumma, eletto miglior portiere, oggi in forza al Manchester City.

Dembele sapeva in anticipo che avrebbe vinto

Sia Lamine che Dembélé si sentivano già vincitori, almeno fino al momento in cui Ronaldinho ha pronunciato il nome del francese. France Football è finalmente riuscita a organizzare un gala ricco di suspense, ben lontana dai tempi in cui Lionel Messi arrivava a Parigi con il sorriso già stampato sul volto, consapevole di essere il re indiscusso della serata. “Onestamente non c’è stata vera competizione. Ousmane ha vinto con una certa chiarezza e ha convinto ampiamente i nostri giurati. È un Pallone d’Oro che gode di grande autorità tra i nostri votanti”, ha sottolineato Vincent Garcia, direttore di France Football. Dembélé è arrivato alla cerimonia con il volto cupo, come se qualcuno gli avesse fatto capire che la gara non si giocava sui titoli vinti ma sui click generati, e che il potere mediatico di Lamine avesse pesato più della sua Champions League. 

Le aspettative di Lamine Yamal

Anche Lamine era convinto della vittoria. Tanto da aver vestito tutta la sua famiglia con abiti Dolce&Gabbana, raccomandando a tutti di evitare qualsiasi problema. Tutti lo hanno ascoltato, tranne suo padre. “Credo che sia il più grande… non dirò che è un furto, ma un danno morale a un essere umano”, si è lamentato Mounir Nasroui.

Continua El Pais: Già all’arrivo a Parigi, dalla delegazione del Barça era stato sussurrato a Lamine: “Hai vinto tu”. Una frase che gli era stata ripetuta anche la settimana precedente: “Preparati, potrebbe esserci una sorpresa alla fine”, lo avevano rassicurato. L’aspettativa in Lamine cresceva, convinto di recarsi a Parigi per essere incoronato come unico giocatore della storia a vincere due premi Kopa consecutivi. “Deve essere un orgoglio anche se non vinco, no? Ho solo 18 anni”, diceva. Ma poiché dal club continuavano a suggerirgli che avrebbe potuto portarsi a casa anche il Pallone d’Oro, Lamine si è presentato sul red carpet raggiante, così sicuro della vittoria da aver persino organizzato una festa a Parigi.

Hamburger per festeggiare

Una festa che è proseguita anche dopo la sconfitta con Dembélé. “Lamine era molto felice e scherzava dopo la cerimonia. Ci ha portato degli hamburger a mezzanotte, all’uscita, perché non avevamo mangiato nulla ed eravamo affamatissimi. Insieme a Cubarsí e altri amici ci hanno offerto quegli hamburger. Erano davvero buoni”, ha raccontato il presidente del Barcellona Joan Laporta. Alla fine, però, è apparso Hansi Flick. L’allenatore, presente alla gala (“Bisogna andare, divertirsi e mostrare rispetto ai vincitori”, aveva detto), non voleva che i suoi ragazzi si distraessero a Parigi, proprio mentre la prossima settimana il Barça avrebbe ricevuto il Psg al Montjuïc.

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