Cobolli Gigli: «Polemica Tudor verso il Napoli? Poteva pensarci prima, dirlo adesso non cambia nulla»

L'ex presidente della Juve a “1 Football Club”: «Conte le cose le sa fare bene, ha un carattere particolare, ma quello fa parte del pacchetto»

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Db Miami 01/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Real Madrid-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Igor Tudor

A “1 Football Club” è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus parlando dei bianconeri e della polemica di Tudor col Napoli
Ottima partenza della Juventus di Tudor, nonostante fosse in dubbio fino al post Mondiale per Club. Risultati pronosticabili oppure solo auspicabili? 
«Diciamo che era auspicabile, perché definirlo programmato sarebbe esagerato. Però è un risultato meritato: la squadra si è rinnovata come mentalità, Tudor sta facendo un ottimo lavoro e quello che si è visto finora è stato emozionante. Alcune partite, come quella contro l’Inter o contro il Borussia, ci hanno tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo minuto, mostrando la volontà di rimontare. Questa era una caratteristica che alla Juventus dell’anno scorso mancava. Quindi sì, è merito di Tudor, che pure era partito un po’ in sordina, con poco credito, e invece sta dimostrando il suo valore».
 
Sul pareggio a Verona, quanto hanno pesato le fatiche di Champions League contro il Borussia? 
«Senza dubbio hanno pesato. Poi c’è stato anche un contributo negativo da parte dell’arbitraggio. Non voglio entrare troppo nelle polemiche, ma il mancato cartellino rosso ad Orban, che ha colpito in faccia Gatti è stato evidente. Anche il rigore concesso era discutibile, anzi, non c’era. Certamente la squadra era più stanca rispetto ad altre volte. Fatto sta che la Juventus stava vincendo 1-0, e questo resta un dato oggettivo».
Tudor ha sollevato una polemica riguardo ai giorni di recupero del Napoli rispetto alla Juventus. Qual è la sua opinione? 
«La mia idea è che ci si poteva pensare prima. Non abbiamo scoperto ieri che i giorni di recupero sono diversi tra Juventus e Napoli. In futuro potrà capitare anche il contrario. Queste sono cose che bisognava discutere al momento della stesura del calendario. Dirlo adesso va bene, ma non cambia nulla, perché lo sapevamo già».
Conte viene ricordato come un allenatore vincente in campionato, ma meno in coppa. Contro il Manchester City è stata solo colpa dell’espulsione di Di Lorenzo o si è palesato il limite storico di Conte? 
«Conte le cose le sa fare bene, questo è fuori discussione. Ma contro il Manchester City, una squadra di altissimo livello, perdere un giocatore così presto ha reso tutto più difficile. Non credo sia giusto esprimere un giudizio definitivo su Conte in coppa basandosi solo su quella gara. Conte ha dimostrato con il lavoro quotidiano di saper fare bene. Certo, ha un carattere particolare, ma quello fa parte del pacchetto. Io penso che la scelta di De Laurentiis sia stata giusta: Conte è un fattore positivo per questo Napoli».
L’arrivo di Rasmus Højlund al Napoli la convince? Può davvero spostare gli equilibri? 
«Non ti posso rispondere in modo approfondito, perché non lo conosco abbastanza come giocatore. Se però il Napoli e Conte hanno deciso di puntarci, significa che hanno fatto le loro valutazioni. Ci affidiamo alla loro capacità di scelta e aspettiamo di giudicare questo ragazzo sul campo. L’auspicio è che faccia bene, poi naturalmente io spero che lo scudetto lo vinca la Juventus».
Sarà una corsa a due tra Napoli e Juventus, oppure vede altre squadre accreditate per lo scudetto? 
«Il Milan. Con le ultime operazioni di mercato, specie l’acquisto di Rabiot, mi pare che abbiano costruito una grande squadra, con grandi nomi e un allenatore, Allegri, capace, che alla Juventus forse è stato troppo criticato. Il Milan ha anche il vantaggio di non giocare le coppe europee, e questo può fare la differenza. Poi ci possono essere outsider, come l’anno scorso è stato il Bologna. Ci sono squadre che, se partono bene, possono inserirsi. Detto questo, il campionato è ancora apertissimo, può succedere di tutto ma, ad oggi, vedo Napoli, Juve e Milan avvantaggiate»
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