Canonico: «Si vive ancora con il mito degli infortuni zero ma chi fa sport è destinato ad avere problemi»
A Radio Crc il responsabile dello staff sanitario del Napoli: «C'è ovviamente una base genetica, ci sono stati atleti che non hanno mai saltato un allenamento, ma i fattori sono tantissimi. Rrahmani out un paio di partite, l'iter riabilitativo di Lukaku procede bene»

il dottor Raffaele Canonico (foto concessa da Radio Crc)
Il responsabile dello staff sanitario del Napoli, il dottor Raffaele Canonico, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, emittente partner del Napoli sui temi attuali in casa azzurra. Dagli infortuni di Lukaku e Rrahmani, al “falso mito” di infortuni zero.
Le parole di Canonico
Di seguito le sue parole:
«La giornata tipo dello staff sanitario è abbastanza routinaria. In base all’orario di inizio attività della squadra, ci ritroviamo circa 3h prima per fare il punto della situazione sui lavori sui singoli giocatori e programmare la giornata di lavoro. I giocatori iniziano ad arrivare circa 2 ore prima dell’inizio dell’allenamento e noi dalla sera prima assegniamo degli slot orari a chi riteniamo abbia bisogno di fare terapie. Nella parte dedicata all’allenamento facciamo assistenza di campo. Al termine della sessione partiamo con i lavori di recupero e prevenzione».
Su Lukaku
«Ci siamo sentiti ieri sera, procede bene il suo iter riabilitativo secondo quelli che erano i tempi prefissati. Va chiarito che Romelu ha avuto una lesione molto importante al retto femorale con anche interessamento di uno dei due tendini inserzionali. Si potevano scegliere due strade: quella conservativa e quella interventistica, chirurgica. Il ragazzo ha deciso di perseguire la prima, considerando anche che le tempistiche sono simili. Lui è in Belgio, previa autorizzazione da parte del nostro staff medico: io ho un’interazione continua con i terapisti e con il collega che lo sta seguendo lì. Nel giro di un paio di settimane, anche uno dei nostri terapisti salirà in Belgio per valutare dal vivo quello che sta facendo, fermo restando che a noi arrivano report quotidiani sulla sua evoluzione. Tutto sotto controllo e supervisionato da noi».
Sul mito infortuni zero
«Si vive ancora con il mito degli infortuni zero: chi fa sport, a qualsiasi livello, è destinato ad avere delle problematiche o dei fastidi. C’è ovviamente una base genetica, ci sono stati atleti che non hanno mai saltato un allenamento, ma i fattori sono tantissimi. 15 infortuni muscolari? Altre squadre ne hanno avuti 40. Noi siamo stati tra quelli con la percentuale di incidenza di problematiche muscolari più basse rispetto a 2/3 della Serie A. È importante chiarire questo aspetto, perché sembra che sono tanti gli infortuni, ma in realtà ci sono dei dati ben precisi».
Su Rrahmani
«Ha avuto un trauma minore: una lesione di basso grado del bicipite femorale. Già ha iniziato l’iter riabilitativo. Gli infortuni muscolari possono avere una prognosi che va dalle 2 alle 10-12 settimane e dipende da vari fattori. Questo è un trauma minore, quindi credo che salterà un paio di partite. Contro il Pisa? Potrebbe essere a disposizione, considerando che c’è anche una settimana tipo poi dopo il Pisa per arrivare al Milan. Dopo la guarigione clinica va completata la guarigione sportiva e l’inserimento in gruppo. Sono aspetti che vanno a incastrarsi con il calendario».
Su Neres e Buongiorno
«Ha avuto un affaticamento il giorno della rifinitura, prima della partita. Avendo due settimane senza partite davanti, non abbiamo voluto rischiare contro il Cagliari. Era una problematica minore che si andava a risolvere da lì a pochi giorni: queste settimane sono servite proprio a permettergli di recuperare. Buongiorno si allena in gruppo da Castel di Sangro, è entrato anche con il Cagliari e non c’è niente da aggiungere su di lui: è completamente recuperato».