Ancelotti: «Italia-Israele va giocata, non mi aspettavo i problemi di Spalletti né Gattuso in Nazionale»

Al Giornale: «Il Var illustrato al pubblico? Credo che non sia necessario. Donnarumma: Luis Enrique è stato schietto ma io preferisco i portieri bravi con le mani. Allegri è una figura importante»

Ancelotti Brasile

Brazil's Italian coach Carlo Ancelotti conducts a training session in Sao Paulo, on June 2, 2025, ahead of the FIFA World Cup 2026 qualifier football match against Ecuador on June 5. (Photo by Nelson ALMEIDA / AFP)

Ancelotti: «Italia-Israele va giocata, non mi aspettavo i problemi di Spalletti né Gattuso in Nazionale»

Carlo Ancelotti, ct del Brasile, intervistato dal Giornale a firma Tony Damascelli.

A proposito di cambiamenti, Ancelotti al Brasile e Gattuso ct dell’Italia
«Mai immaginato che Rino potesse diventare l’allenatore della nazionale ma ha tutti i meriti per onorare l’impegno, ha carattere, ha personalità, spero di incontrarlo al mondiale. Piuttosto non mi aspettavo le difficoltà incontrate da Spalletti».

Renzo Ulivieri ha proposto di tenere fuori dal calcio Israele
«Non sono d’accordo, la politica si occupi di questo tema importante ma lo sport sa benissimo affrontare e superare certe situazioni critiche, la storia lo dimostra, basta consultare gli almanacchi, Italia-Israele va giocata».

Avremo il Var illustrato al pubblico.
«Ripeto quel che disse all’introduzione del Var, uno strumento importante ma l’utilizzo eccessivo ha aumentato i dubbi e le polemiche. Credo che quest’ultima novità non sia necessaria, non so se sia utile per il gioco».

Di Allegri
«Sono contento che il Milan si affido di nuovo ad Allegri: è una figura importante di cui squadra e club avevano bisogno».

Modric
«Gli ho parlato, farà divertire i tifosi, lascerà il segno nel campionato, è felice della scelta, sa di poter andare al mondiale, è un professionista assoluto, l’anno scorso non ha mai saltato un allenamento».

Lukaku
«Sarà importante per Conte riaverlo nella seconda parte della stagione, quando si decide molto se non tutto».

Jonathan David
«Buon attaccante, veloce, intelligente, ci fece gol in Champions (contro il Real), non è un crack ma è il calciatore canadese più importante, lo dico per questioni mie di famiglia».

Donnarumma
«Una scelta forte del club e dell’allenatore. Il calcio non prevede la schiettezza ma Luis Enrique è stato schietto, lui ha una idea diversa del ruolo che è cambiato anche per i nuovi regolamenti, dunque serve uno che sappia sbrigarsela con i piedi. Io ho un’idea diversa. Preferisco un portiere bravo con le mani e Allison lo è.

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