Enzo Raiola su Donnarumma: «Penso che lo abbiano fatto fuori per proteggere il nuovo portiere»
Intervistato da Fabrizio Romano: «La Premier rappresenta in questo momento il passo più importante e completo per la carriera di Gigio»

Db Atlanta (Stati Uniti) 29/06/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Paris Saint-Germain-Inter Miami / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma
Fabrizio Romano ha intervistato l’agente di Gianluigi Donnarumma, Enzo Raiola, per fare chiarezza sugli ultimi sviluppi legati all’addio del portiere dal Paris Saint-Germain. Raiola ha descritto un inizio di settimana molto intenso, con numerosi punti da chiarire. Di seguito, le informazioni più interessanti emerse dall’intervista.
L’intervista a Enzo Raiola
Qual è la situazione oggi dopo quello che è successo col Paris Saint Germain?
«Dopo le vacanze estive, ci siamo incontrati prima io e il direttore Campos. Dopo il Mondiale abbiamo avuto solo degli scambi telefonici o meno per capire un po’ se c’era novità o meno riguardo al futuro di Gigio. Più di una volta gli è stato ricordato che Gigio comunque aveva un altro anno di contratto e ci teneva a rispettarlo fino alla fine.
Campos poi mi ha confermato che l’allenatore aveva preso la decisione di non convocare più Gigio e quindi di escluderlo dagli allenamenti e dalla prima squadra. Io ho ribadito il concetto che, all’occhio di tutti, un mese fa stavamo parlando di rinnovo; quindi questa risposta e questa decisione mi sembrano senza senso.
Col senno di poi, metabolizzando le parole, penso che la scelta di far fuori Gigio sia stata fatta per proteggere il nuovo portiere dall’essere messo sotto pressione da un giocatore importante come Gigio. Però nemmeno questa spiegazione mi convince del tutto, perché Gigio ha sempre affrontato grandi portieri con successo, come Navas al Psg o Lopez nella sua carriera giovanile».
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Certo, volevo chiederti anche un po’ le sensazioni. Si può capire ovviamente la tua rabbia di fronte a una situazione del genere e anche da parte di Gigio. Abbiamo visto anche le reazioni di campioni come Dembélé, Doué, Hakimi, tutti a sostegno di Gigio. Ecco, cosa si prova anche nel vedere una situazione del genere?
«Tutti questi messaggi gli fanno molto piacere. Sono arrivati messaggi come se fosse successo qualcosa di grave, ma alla fine Gigio guarda avanti. Continua ad allenarsi anche da solo e oggi pomeriggio si allenerà da solo, senza nessun problema».
Credi che adesso possa essere la Premier League la destinazione più credibile per Gigio? Sappiamo che il Manchester City è tra le squadre più interessate, immagino non solo, quindi qual è un po’ la situazione oggi?
«Andando a Parigi abbiamo creato quel progetto per un giocatore importante come Gigio, importante per la sua crescita, per la nazionale italiana e anche per il suo status di giocatore. Oggi è, per la seconda volta, eletto come possibile vincitore al Trofeo Yashin e nei primi trenta al Pallone d’Oro.
La Premier League è un campionato che incuriosisce molto perché ha un livello incredibile. Ho diversi giocatori che giocano in Premier, penso che sia oggi lo step giusto dopo l’Italia e il Psg, il campionato più forte e competitivo al mondo. Se pensiamo a un’ulteriore crescita e a uno step di carriera importante per un giocatore come Gigio, la Premier è lo step decisivo e più completo per questa scelta».
Credi che ci sia magari una lontana possibilità di rivedere Gigio in Italia questa estate, o se questa opzione dobbiamo escluderla per i discorsi che dicevi tu, magari anche economici, che oggi per il nostro calcio diventano difficili?
«Oggi per questo trasferimento posso tranquillamente dirti che in Italia, almeno nei club, non ho avuto nessun accenno di possibilità di avviare una trattativa con Gigio in questa sessione di mercato.
Per il futuro, come ho sempre detto, non ho mai escluso niente, però ad oggi, ti dico oggi, il 13 agosto, non abbiamo nessun club italiano che mostri interesse».