L’Italia femminile è avvertita: è la resilienza la forza dell’Inghilterra (Bbc)

La filosofia della ct Wiegman è chiara: subisce, fa i cambi e ribalta i match. «Siamo coese e sappiamo reagire. Serve anche fortuna, ho pensato diverse volte di essere già fuori».

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England's coach Sarina Wiegman-Glotzbach is seen prior to the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup Group D football match between England and Denmark at Sydney Football Stadium in Sydney on July 28, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

L’Inghilterra si prepara a sfidare l‘Italia nella semifinale dell’Europeo di calcio femminile. Secondo l’analisi di Emma Sanders della Bbc, il percorso delle Leonesse è stato un vero e proprio inno alla resilienza e all’efficacia dei loro “Supercambi”. La vittoria ai quarti di finale contro la Svezia ne è la prova lampante: la squadra di Sarina Wiegman ha dimostrato una straordinaria capacità di ribaltare situazioni che sembravano ormai compromesse.

Il marchio di fabbrica dell’Inghilterra: subire l’avversario e ribaltare i match

La Bbc scrive:

“Nel suo quarto di finale contro la Svezia, le Leonesse si sono ritrovate sotto per 2-0 all’intervallo, ma hanno saputo tirar fuori dal cilindro due gol in altrettanti minuti, agguantando un pareggio che sembrava insperato”. Non solo, la partita avrebbe potuto risolversi a sfavore dell’Inghilterra ai rigori per ben tre volte, ma “si è trasformata in un’ennesima dimostrazione di tenacia”.

Nonostante la Svezia abbia evidenziato le “debolezze difensive” dell’Inghilterra, Sarina Wiegman, tecnico delle leonesse, ha saputo leggere la partita, e le sue sostituzioni si sono rivelate decisive per ribaltare l’esito a Zurigo.

Le sostituzioni la chiave del cammino europeo

Questa non è solo la storia di una vittoria, ma di una “resilienza dell’Inghilterra, di una buona dose di fortuna e dell’impatto esplosivo dei ‘super-sostituti'”. Questi elementi sono diventati un vero e proprio marchio di fabbrica nel percorso delle Leonesse nei tornei più importanti. Le “super-sostituzioni” si sono rivelate cruciali agli Europei 2022, mentre la “resilienza, unita alla fortuna” ha permesso alla squadra di raggiungere la finale della Coppa del Mondo 2023, nonostante le assenze di giocatrici chiave.

Sarina Wiegman stessa ha espresso la sua ammirazione per questa caratteristica della squadra: «È una qualità così forte in questa squadra, la coesione e la capacità di reagire. Abbiamo cambiato le cose e inserito altre giocatrici. Hanno apportato diversi cambiamenti al gioco, aiutando davvero la squadra in quel momento. È una cosa davvero importante per questa squadra. Anche la fortuna, sì, almeno tre volte ho pensato che fossimo fuori».

Nonostante la formazione titolare sia rimasta invariata per la terza partita consecutiva e la prima sostituzione sia arrivata solo al 70° contro la Svezia, la filosofia di Wiegman è chiara perché, in genere, “funziona”. L’Inghilterra ha subito la velocità svedese nel primo tempo, e anche dopo l’intervallo il portiere Hannah Hampton ha dovuto compiere parate decisive. La difesa ha faticato, con Jess Carter costretta a scambiare posizione con Leah Williamson. Tuttavia, l’ingresso in campo di Chloe Kelly, Beth Mead, Michelle Agyemang ed Esme Morgan ha capovolto le sorti del match. Il profondo cross di Kelly è stato deviato di testa sul secondo palo da Lucy Bronze, e “103 secondi dopo, Agyemang ha segnato il 2-2”.

Lucy Bronze il simbolo della tenacia inglese

Anche quando le cose sembravano volgere al meglio per l’Inghilterra, un pizzico di fortuna si è reso necessario. Ma è ai calci di rigore che la tensione è salita alle stelle, con la Svezia che ha sprecato due match point. Il portiere svedese Jennifer Falk ha calciato alto, e Hannah Hampton ha parato il rigore di Sofia Jakobsson. In questo scenario di nervi tesi, Lucy Bronze ha dimostrato tutto il suo valore. La trentatreenne, “che incarna la resilienza dell’Inghilterra”, si è fatta avanti e ha scagliato il suo rigore all’incrocio dei pali, un gesto che ha liberato un’emozione contenuta per tutta la partita.

Beth Mead l’ha esaltata: «Lucy era un po’ caotica, vero? Le succedevano un sacco di cose. È diventata fisioterapista, è diventata attaccante, ha segnato il miglior rigore della giornata». Ha poi aggiunto: «Penso che Lucy abbia davvero dimostrato la sua esperienza in quei momenti. È la nostra giocatrice inglese più esperta e credo che sia stata una delle giocatrici che ha saputo motivarci tutti oggi».

E la Wiegman ha commentato:

«E’ giusto che Bronze abbia deciso il match. E’ unica nel suo genere. Non avevo mai visto una cosa del genere in vita mia. Ho lavorato con tanti calciatori incredibili, ma quello che fa lei e la sua mentalità sono straordinari. Il rigore, il gol: non è questo che la definisce. Ciò che la definisce è la sua resilienza, la sua determinazione. L’unico modo per tenerla fuori dal campo è su una sedia a rotelle».

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