«Una volta Totti mi disse “Aho’, mi hai fatto prendere pure il coro dei laziali!”» (Repubblica)
Andrea Bini racconta di Operazione Nostalgia, nata dall'amore per un calcio vintage che è riuscita a riportare in campo grandi stelle del calcio.

2001 archivio Storico Image / Sport / Roma / Francesco Totti / foto Insidefoto/Image Sport
Maurizio Crosetti al Venerdì di Repubblica intervista Andrea Bini, classe 1987, che nel 2014 ha creato “Operazione nostalgia”.
«Tutto cominciò su Facebook con qualche post in cui raccontavo il calcio della mia grande passione, quello tecnico dei campioni, Roberto Baggio, Zidane, Verón, Totti, Del Piero, Rui Costa. I like erano sempre di più, a volte anche migliaia, così mi venne l’idea di creare una specie di club di persone legate dall’amore per un calcio in via di estinzione».
Poi il primo raduno in plaza San Babila, estemporaneo. E di lì è partito tutto «Nel 2016 organizzammo il primo evento, a Ostia, con duemila persone: tantissime, per un debutto. La cosa prese a crescere ancora: il pubblico indossava magliette vintage delle squadre di calcio, ed erano persone di fede calcistica varia, mescolate insieme, senza campanilismi. Nel calcio vero sarebbe impossibile. Altri giocatori o ex giocatori si aggregarono, penso a Max Tonetto, Taddei, Chimenti, Di Biagio, Chevanton, il quale aveva smesso da poco e venne a giocare ancora in formissima.
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Alla fine, Operazione Nostalgia diventò il mio lavoro, oltre che la mia passione. Con l’aiuto di sponsor mai invadenti, la comunità si estese per contagio e vivemmo raduni indimenticabili: Nardò, Parma, Cesena, Ferrara, dove nel 2023 parteciparono addirittura Totti e Del Piero. Migliaia e migliaia di spettatori, fino alla realizzazione del mio sogno più grande: avere con noi Roberto Baggio, cosa accaduta l’anno scorso per ben due volte, a Salerno e a Novara».
Tutti insieme
«Ricordo quando l’argentino Verón venne da me quasi commosso, dopo una nostra partita a cui aveva partecipato, dicendo di non avere mai visto né ascoltato cori di tutte le tifoserie di diverso colore, mescolate tra loro. Oppure, un’altra volta, quando Totti mi fece: “Aho’, mi hai fatto prendere pure il coro dei laziali!”. Perché questa è una faccenda che riguarda il sentimento, la gioia di stare tutti insieme allo stadio, legati da un amore che qualcuno ha provato a guastarci ma non c’è riuscito».