Panatta: «Sinner ha visto Alcaraz finito e ha aspettato un po’, invece doveva aggredirlo»
Al podcast La Telefonata. Bertolucci «Tutti quanti rimarcano i tre match point, ma sul 5-4 e servizio a suo favore, Jannik ha bucato proprio...»

Parigi 08/06/2025 - finale Rolland Garros maschile / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY
Jannik Sinner e la cocente sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz al Roland Garros. Il tema è uno dei più chiacchierati tra appassionati ed addetti ai lavori. Anche Adriano Panatta e Paolo Bertolucci si sono soffermati sulla vicenda nel consueto appuntamento al podcast “La Telefonata“.
Le parole di Bertolucci e Panatta su Sinner
Bertolucci comincia dalla reazione del giovane tirolese a fine partita: «Una finale Slam, quello sguardo nel vuoto alla fine, io lì mi sono veramente immedesimato. Avrei voluto mangiare veramente 27 bomboloni stamattina per rifarmi un attimo, invece no, ma sono un po’ abbacchiato. Una gran bella partita, rimane il fatto che lui avrebbe avuto bisogno di 4 set belli tosti in qualche turno precedente, che forse lo avrebbero aiutato»..
Sul momento cruciale dell’incontro, Bertolucci ha le idee chiare: «Tutti quanti rimarcano i tre match point, è vero sicuramente. L’unica cosa che potrei, con la massima umiltà, rimarcare, è il game dopo, quando è andato a servire sul 5-4, lì ha bucato proprio, quello è stato secondo me l’unico momento veramente dove è diventato quasi umano».
E sulle polemiche sul tifo francese tutto schierato dalla parte del murciano: «Il tennis si gioca al 90% in campo neutro, il pubblico francese, molto amico, nostro cugino, aveva già dovuto sopportare la vittoria nel doppio femminile, la vittoria nel misto, se fosse arrivata anche quella in singolare si sarebbero buttati giù dalla Tour Eiffel, e quindi, forse anche perché Alcaraz ha vinto l’anno prima, hanno parteggiato molto per per lo spagnolo. Secondo me deve essere bravo Sinner a portare un po’ di più il pubblico dalla sua parte».
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Amaro anche il commento di Panatta: «Siamo rimasti tutti male, però quante partite così si sono viste… Siamo rimasti tutti un po’ male, perché io non pensavo mai che Alcaraz potesse rimontare, però la magia, delle volte, quando ti si gira contro, poi diventa un problema. Le occasioni perse? Sinner ha aspettato, era un fatto un po’ mentale, perché ha visto Alcaraz finito e ha aspettato quel paio di punti, e invece doveva aggredirlo. Se l’avesse aggredito, l’altro avrebbe anche, non dico mollato, perché non molla, però non avrebbe avuto nessuna possibilità».
Infine, l’osservazione sull’importanza dell’aspetto mentale in questo sport: «Io l’avevo anche scritto, l’unico dubbio che avevo era la lunga distanza, dopo le quattro ore diventa una maratona, quasi una rissa, però Sinner ha tenuto anche bene, perché ad un certo punto quando ha recuperato, io pensavo che a quel punto lì Alcaraz avesse un contraccolpo, e invece no».