Spalletti su Acerbi: «Non si parla di quelli che hanno rifiutato la chiamata»
In conferenza: «Gli infortuni? E’ chiaro che a fine Serie A si arriva sempre con qualche problemino, ma li abbiamo rimpiazzati in maniera corretta»

Mg Lipsia (Germania) 24/06/2024 - Euro 2024 / Croazia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Norvegia, primo appuntamento per le qualificazioni al Mondiale della Nazionale.
«In una partita di questo livello qui non ci sono differenze. Anche se esistessero per il valore di qualche giocatore, ecco che poi c’è l’importanza della gara che le annulla. E’ una partita equilibrata»
Sugli infortuni: «E’ chiaro che a fine Serie A si arriva sempre con qualche problemino. Ma poi per quanto riguarda il mio lavoro è difficile dover dire mi manca questo o quello, ho la possibilità di poter scegliere giocatori tra tante squadre e li abbiamo rimpiazzati in maniera corretta. Il logorio e la tensione delle competizioni europee insieme alla lotta Scudetto hanno determinato che si arrivasse con un po’ di fatica alla fine»
Sarà più psicologo o allenatore? «Di solito si tenta di fare un po’ tutti e due, di far riflettere su quanto sia seducente giocare una partita così anziché farla diventare qualcosa carico di pressione e tensione. Si tenta di allenare entrambe le cose e la risposta è stata corretta, si vede che i calciatori hanno capito l’importanza della gara. E’ bene sapere e pensare al fatto che ci giochiamo tanto. Siamo stati scelti per questa partita e questo ci deve far andare sopra tutti i pensieri»
Sulle assenze: «La Norvegia può pensare ciò che vuole, noi si pensa di poter fornire una prestazione importante. Ci sono questi 2-3 infortuni che ci sono un po’ capitati ma li abbiamo rimpiazzati nel migliore dei modi e abbiamo fatto anche nuove conoscenze che ci potranno dare una mano in futuro»
Su Coppola: «Al di là del fatto che ci ho avuto a che fare direttamente questa volta, quelli dell’Under 21 li conosco molto bene perché il rapporto è stretto. Lui è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d’impatto, fortissimo di testa e molto difensivo. E’ più marcatore, fa dell’attenzione continua la sua qualità. Ha questa convinzione e può essere scelto per quel ruolo, come ce ne sono un altro paio per quel ruolo lì»
Come stanno Dimarco e Cambiaso? Potrebbero partire dalla panchina?
«Li abbiamo trovato in buona condizione. Poi è chiaro che hanno calciatori con determinate caratteristiche e hanno qualità da spendere dentro la partita. E questo cambio di marcia bisogna farlo, a volte sono più importanti quelli che entrano dopo. Valuteremo se uno, se tutti o due… Non è detto però che non siano importanti perché a volte si fa così, i minuti determinanti per risolvere la partita sono quelli del secondo tempo»
Infine, Spalletti ha concluso parlando di Acerbi: «Ora siamo sulla partita e si pensa alla partita. Non si parla di quelli che hanno rifiutato la chiamata»