A Sinner essere numero uno non basta più, vuole dimostrare che non è un robot e lo fa su YouTube (El Paìs)
A Jannik non piace l'immagine di persona fredda e insensibile e sta provando a scardinarla. Ma i video sono Sinner in purezza: mostra qualcosa ma senza mostrare niente veramente di lui

Dc Roma 15/05/2025 - Internazionali BNL d’ Italia / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Casper Ruud-Jannik Sinner
A Sinner essere numero uno non basta più, vuole dimostrare che non è un robot, che sa ridere (El Paìs)
El Paìs si occupa di Jannik Sinner. Non tanto dal punto di vista tennistico, quanto dell’analisi del personaggio. Il quotidiano spagnolo ricorda il “forza Luigi” di Cahill dopo la sua vittoria su Rublev a Parigi. Luigi è il fratello di Mario Bros nel famoso videogioco.
El Paìs scrive che a Sinner essere numero uno non basta più. Ora si è posto un altro obiettivo. Vuole scardinare l’immagine di robot che gli stanno cucendo addosso. Della definizione “macchina perfetta” che si trova un po’ ovunque. El Paìs scrive di tennis metallurgico.
Da quando è entrato nel circuito, l’immagine di Sinner (23 anni) è quella di un tennista feroce nel senso di freddo, impassibile dentro e fuori il campo. Imperturbabile. Nemmeno la turbolenza del doping lo ha scalfito. «Mi descrivono come un robot» dice, da qui lo scherzo di Cahill che paragona a uno dei fratelli del famoso videogioco (Super Mario & Luigi Bros) a causa dei vestiti che indossa in questi giorni a Parigi. Rientra nella nuova strategia. L’atleta e la sua famiglia hanno deciso che era conveniente aprire le porte delle sue giornate per avvicinarsi a lui e ammorbidire quel profilo così marcato, meno friendly di quello di Carlos Alcaraz.
El Paìs ricorda che Sinner domina il tennis in silenzio. Che è mostruoso nella sua regolarità. Che non fa quasi mai notizia lontano dai campi.
Ora Sinner vuole che la sua immagine non si riduca a quella di un ragazzo che non soffre e che non esterna sentimenti o sensazioni.
Ma i video sono Sinner in purezza: più vicini a lui ma senza approfondire nulla di lui
El Paìs riporta le sue parole.
«Come giocatori, il tennis è la nostra priorità, ma c’è anche l’aspetto personale. E i fan non sanno come sono come persona. In campo sono molto serio, ma fuori mi piace scherzare e ridere – dice – Voglio cercare di far capire alla gente che non sono una macchina, che sono una persona normale come tutti gli altri. Ecco perché abbiamo creato il canale [YouTube] con questi video divertenti su come ci prepariamo per i tornei. È importante mostrare quanto tempo impieghiamo per raggiungere e mantenere determinati livelli».
El Paìs scrive del video che mostra la sua vita quotidiana al Foro Italico di Roma.
Cosa indossa, le routine, come si allena in palestra o come scherza con gli autisti che lo trasferiscono dagli hotel. Più vicino a lui ma senza arrivare ad approfondire nulla al di là dello strettamente professionale. Molto Sinner, in realtà.
Interviene l’immancabile Kyrgios: “Non ci fai vedere cosa facevi un anno fa?”.
Oggi al Roland Garros se la vedrà contro Bublik.
Scenderà in campo ancora una volta in blu e verde, rigido come sempre ma accettando le battute: “Va tutto bene, va tutto bene… [ride]. A volte abbiamo bisogno di vedere il lato divertente delle cose e anche questi vestiti sono fantastici. Di tanto in tanto devi cambiare il tuo stile perché, altrimenti, tutto è un po ‘ noioso».