Conte: «C’era stata chiesta una torta e noi l’abbiamo presentata, ora c’è da mettere la ciliegina»
«Ritorno in Champions con 4 giornate d'anticipo, addirittura nelle prime due, valorizzazione della rosa, sold-out tutta la stagione»

Napoli's Italian coach Antonio Conte looks on prior to the Italian Serie A football match between Monza and Napoli at the Brianteo Stadium in Monza, Italy on April 19, 2025 (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)
Nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio (qui per le dichiarazioni integrali ndr) Antonio Conte ha parlato ampiamente della stagione del Napoli, considerandola comunque come positiva. Nello specifico, l’allenatore ha voluto presentare metaforicamente le richieste del patron De Laurentiis come una torta da preparare, restituita sul tavolo coi fiocchi. A mancare ora sarebbe la ciliegina (ovvero lo scudetto da vincere, il primo posto a valle della qualificazione Champions richiesta e ottenuta ndr). Di seguito l’estratto succitato.
Conte: «Ci hanno chiesto una torta e noi l’abbiamo preparata, è una bella torta»
È una delle vigilie più emozionanti anche per lei nonostante le sue vittorie? Ha parlato alla squadra?
«Io sento una grandissima responsabilità, forse anche troppa. Sento comunque che sulle spalle grava un peso bello importante su di me. Penso di avere spalle larghe per gestire queste situazioni, ma non posso non negare che comunque è un bel carico. Magari in altre piazze non ne hai così tanto perché sono più abituati a questo tipo di situazione. Noi tutti abbiamo voglia di ripagare e penso che lo abbiamo comunque fatto, perché non dimentichiamo – ribadisco – c’era stata chiesta una torta e noi l’abbiamo preparata e presentata. Ovvero il ritorno con 4 giornate di anticipo in Champions che per tutti qui è vita. Essere l’anno prossimo tra le prime due a partecipare alla Supercoppa, aver rivalorizzato la rosa che l’anno scorso aveva perso tanto. Aver creato un’euforia, un entusiasmo, sold out ogni volta che abbiamo giocato. È una bella torta, ora c’è da mettere la ciliegina che però in questo caso non è tanto piccolina. Rappresenterebbe la storia.»
Inizialmente, l’allenatore aveva anche parlato degli obiettivi raggiunti:
«Il nostro obiettivo lo abbiamo già raggiunto ovvero quello di tornare in Champions, di togliere un posto alle squadre che l’anno scorso ci avevano distanziato di 15 punti senza contare l’Inter, che ce ne ha dati 41. L’altro obiettivo era di dare fastidio e abbiamo raggiunto pure quello. Ora è da vedere quanto fastidio vogliamo dare fino alla fine, ma è inevitabile che sono pressioni, sono stress che ci siamo meritati.»