L’Equipe sfotte il Bayern che l’ha buttato via, e spiega: “Ha capacità esplosiva, lettura del gioco, velocità cognitiva, qualità dell’appoggio e una coordinazione eccezionale”

Il fatto è che Sonner è un po’ basso per essere un portiere. Molto basso per essere uno dei migliori al mondo. Un metro e 83. Visto che ha parato l’impossibile al Barcellona e ha trascinato l’Inter in finale di Champions il fattore altezza è tornato a far gioco nel racconto dell’eroe. Peraltro tutti col dito puntato verso il Bayern che nell’estate del 2023 lo buttò via “perché ritenuto incapace di occupare spazio, né in porta a causa della sua altezza né in squadra vista la sua personalità schiva da “Mr. Perfect”, ricorda L’Equipe.
L’Equipe ha contato sette parate all’andata e altre sette al ritorno (di cui quattro contro il solo Lamine Yamal).
Ora, è vero la concorrenza è alta: Courtois è 2 metri, Alison 1,93, Donnarumma 1,96. Sommer non soddisfa gli standard, scrive il giornale francese. Ma “questo lo rende un portiere diverso. Per compensare il suo handicap dovuto all’altezza, Sommer adotta gesti unici e personali. Deve muovere costantemente la parte superiore del corpo per vedere la palla, perché ci sono sempre giocatori che gli bloccano l’accesso alle informazioni. Per essere efficace, deve essere sempre ben posizionato tatticamente, con le mani molto vicine al suolo, a venti centimetri, per avere questa connessione con la palla che gli permette di scattare più rapidamente, avere una capacità esplosiva, una lettura del gioco, una velocità cognitiva, una qualità dell’appoggio e una coordinazione eccezionale. Un orientamento delle spalle di 10 gradi fa la differenza”.