Mazzarri: «Qualcuno mi ha detto “non fare la conferenza domani”, ma io ci metto la faccia»

In conferenza: «Non mi sono mai nascosto, è un momento particolare per il Napoli»

mazzarri De Laurentiis Supercoppa

As Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Mazzarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby campano tra Napoli e la Salernitana. L’allenatore ha manifestato la sua voglia di metterci sempre la faccia per il suo Napoli e ha chiesto aiuto ai tifosi per i suoi ragazzi.

Ti aspetti un aiuto dal pubblico? E’ una gara particolare.

«Qualcuno mi ha detto: “non la fare la conferenza di domani”. No, io ci metto la faccia. Non vengo quando si vince, a volte è capitato. Non mi sono mai nascosto, è un momento particolare per il Napoli. Chiedo un piccolo aiuto, dare una mano ai ragazzi fino al 95esimo, provare a dare quel qualcosa in più che hanno sempre dato. Poi se non andrà bene, è giusto che si fischi. Ora è un momento di difficoltà».

IL RESTO DELLA CONFERENZA:

Come sono stati questi giorni di ritiro? Che effetto hanno avuto?

«Sono contento di quello che abbiamo fatto in questa settimana, si sono fatte cose che con meno tempo non si potevano fare. L’ho voluto con molta felicità, mi piace lavorare sul campo, preparare le partite, facendo allenamenti, fin qui avevamo avuto poco tempo per allenarsi, in hotel col ritiro abbiamo più tempo per vedere cose, abbiamo fatto bene, poi ce lo dirà la partita, spero che vedremo un Napoli più brillante che nell’unica partita da quando ci sono io che è andata in modo diverso. Nelle altre patite si vedeva una squadra che giocava a calcio, in alcuni casi non siamo stati fortunati, col Monza la squadra aveva fatto bene, si sono visti grossi miglioramenti.

A Torino, probabilmente per colpa mia, abbiamo fatto richiami più pesanti di quel che la situazione richiedeva, si è vista cosa diversa, la squadra ha giocato meno bene, ma anche lì non siamo stati fortunatissimi. È stata una partita negativa, sono fiducioso per domani che i ragazzi possano far vedere buone cose».

Il nuovo Mazzarri

«Quando venni qui, arrivai da Reggina e Sampdoria. Napoli lo trovai al 12esimo posto ma era una piazza importante. Piazza con aspettative diverse. Quando ero rampante, giovane, facevo sbagli anche nella comunicazione, ora con la saggezza e l’esperienza penso di gestire meglio. Quando sono rimasto fermo apposta non ho voluto allenare dopo 21 anni di carriera, come fanno tanti allenatori. A un certo punto ti devi fermare, devi studiare, se vuoi rimanere un allenatore attuale.

Il 4-3-3 me lo sono studiato. Mi sono fatto una cultura tale da dire che se mi chiamano, faccio lo stesso modulo. Perché mi piace. Da fermo facevo il tifo per il Napoli. Poi devo avere calciatori per un determinato modulo, su questo bisogna ragionare, se sono cambiati i calciatori. Questo modulo mi piace tantissimo, così come il 3-4-3 e il 3-5-2. Il Napoli era una delle squadre che faceva uno dei più bei calci d’Europa».

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