Osimhen fa il gesto del 5-1 ai tifosi della Juventus allo Stadium

L'attaccante nigeriano non ha digerito la sconfitta contro i bianconeri e a fine partita ha ricordato ai tifosi del 5-1 subito al Maradona.

osimhen Napoli

Mg Torino 08/12/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

Il Napoli ieri ha perso contro la Juve, una squadra che l’anno scorso gli aveva fatto intascare sei punti. A fine partita, Osimhen, forse per stizza o per frustrazione, ha ricordato con un gesto della mano la pesante sconfitta della Juve subita in casa del Napoli per 5-1.

L’attaccante nigeriano si è crogiolato nei ricordi di un Napoli che non esiste più.

Neanche Mazzarri riesce a rivitalizzare la squadra. “Libero” scrive:

Il Napoli continua a sprofondare: la cura Mazzarri non basta. Lo scrive il quotidiano Libero.

Il Napoli continua a sprofondare: la cura Mazzarri non basta, come dimostrano gli zero punti negli scontri diretti ravvicinati con Inzaghi e Allegri. A questo punto la Champions del prossimo anno è a rischio: mancarla sarebbe un vero smacco per i campioni d’Italia in carica, attualmente risucchiati nel gruppone di squadre in lotta per il quarto posto.

Una sconfitta significativa per il Napoli, che non riesce a rimettersi in carreggiata neanche contro i rivali storici. Proprio quelli che l’anno scorso aveva battuto due volte in circostanze non banali: il 5-1 dell’andata era arrivato nei giorni in cui i bianconeri venivano penalizzati, mentre l’1-0 del ritorno all’Allianz (firmato da Raspadori) aveva praticamente scritto la parola fine sulla corsa scudetto.

QUESTO NAPOLI RISCHIA DI RESTARE FUORI DAL CALCIO CHE CONTA (BARBANO)

Questo Napoli rischia di restare fuori dal calcio che conta. Lo scrive Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport nel commento alla vittoria della Juventus per 1-0 sulla squadra di Mazzarri.

Bisogna guardarsi in faccia e parlarsi chiaro. Questa squadra rischia di restare fuori dal calcio che conta, trasformando lo scudetto in un azzardo pagato troppo caro. C’è bisogno di un ottimo psicologo motivatore, che ricostruisca le ambizioni azzurre con il realismo che la classifica e il gioco fin qui visto impongono, e prepari la squadra a prendersi ciò che le spetta, cioè a salvare il salvabile. Al punto in cui si è giunti sarebbe un ottimo risultato.

C’è un evidente deficit di preparazione, che si salda a un’evidente crisi di fiducia. È un Napoli delle passioni tristi, che soffre e fatica, ma non si diverte a giocare, non si esalta negli scambi veloci, non trova la lucidità dell’ultimo passaggio, non ha il baricentro giusto del tiro. Se vuoi capire qual è la condizione psicofisica di una squadra, ti basta vedere quante palle i tiratori appendono al cielo da buona posizione. Il Napoli ha dato prova ieri con Lobotka e Kvara che il suo baricentro fisico e mentale semplicemente non c’è.

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