La Var ha trasformato le partite in scene del crimine, non è calcio è Cluedo (Süddeutsche)
Carragher sul Telegraph: "Basta, sta rovinando il gioco. Ormai è dominante, decide tutto la Var, si parla solo della Var. Ma ormai nonè eliminabile"

Italian referee Maurizio Mariani checks the checks the Video Assistant Referee (VAR) prior to grant a penalty to Napoli during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on September 18, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)
Dall’Italia, dove pure le polemiche ogni santa domenica non mancano, non ci rendiamo conto quando la Var sia diventato IL problema del calcio inglese. Allenatori furiosi, chiamate sbagliate, arbitri sotto assedio e commenti a tutta pagina. In Premier League non è mai piaciuta, adesso sono alla fase del rigetto. Ne scrive in maniera diretta e analitica Jamie Carragher sul Telegraph, uno che in un primo momento era tra i favorevoli all’introduzione della tecnologia arbitrale. Scrive, secco, che “la Var sta rovinando il calcio, dobbiamo limitarne l’influenza”.
E visto il casino in Inghilterra stamattina anche la Süddeutsche Zeitung in Germania dedica al problema un approfondimento più tecnico.
“La Var sta rovinando troppe partite – scrive Carragher – La direzione in cui ci sta portando la tecnologia ha deviato dal suo corso originale e questo non è più lo sport che ci piace e amiamo così tanto. Troppe partite interrotte dall’uso costante del Var. Troppe interviste post partita sono ossessionate dal Var. Troppi esperti (me compreso) dedicano la loro analisi alle decisioni del Var piuttosto che concentrarsi su grandi momenti di di gioco o sulla tattica. Le decisioni arbitrali sono sempre state fonte di dibattito, ma parliamo più che mai degli arbitri perché ci aspettiamo la perfezione quando, nel calcio, ci saranno sempre decisioni soggettive su falli e cartellini rossi”.
“Ora mi chiedo: abbiamo perso più di quanto abbiamo guadagnato? Temo che la risposta sia sì”.
Carragher sa benissimo che non si torna più indietro, è realista. Chiede dei limiti. “Dimenticatevi di sbarazzarvi della Var. È stato investito troppo per buttare via tutto. La Fifa la adora ed è determinata a farla funzionare. Il problema non è la tecnologia. È il modo in cui viene utilizzata”.
In soldoni per Carragher andrebbe usata per le questioni più automatiche, tipo il fuorigioco. Ma andrebbe eliminata per le espulsioni o i rigori.
Ricorda una finale di Fa Cup del 1985 quando Kevin Moran fu il primo ad essere espulso in quella partita dopo un fallo su Peter Reid. “La soglia era così alta che era una rarità. Ora è più sorprendente se un incontro di alto profilo finisce con 22 giocatori in campo“. “In undici partite quest’anno sono già state 25 le espulsioni. Dobbiamo accettare che il calcio è diverso dagli altri sport e che la velocità e il ritmo di una partita allo stadio sembrano molto diversi rispetto alla televisione“. “Il rallentatore e le immagini fisse non sono il giusto indicatore di ciò che accade a tutta velocità. Il calcio non si gioca al rallentatore”.
E poi c’è il clima fuori. “Bisogna mettere un freno alle critiche incessanti, altra conseguenza negativa del sistema Var. Chi vorrebbe essere un arbitro nel clima attuale? Troppi allenatori si nascondono dietro errori arbitrali”.
E d’altra parte la Süddeutsche sottolinea che Lukas Brud, ovvero il segretario generale dell’International Board, l’Ifab, il comitato che monitora le regole del calcio al servizio della Fifa e decide eventuali modifiche ha detto: “Ci sono alcune cose che vanno nella direzione sbagliata con le prove video, che probabilmente dovremo riadattare. Se ci vogliono diversi minuti per scoprire se c’era fuorigioco o meno, allora il tutto non è chiaro e ovvio, quindi l’originale la decisione dovrebbe restare”.
Il problema era che gli arbitri cercano di essere “troppo scrupolosi. In teoria, un millimetro di fuorigioco è fuorigioco, ma quando viene presa la decisione che un giocatore non è in fuorigioco – e l’assistente video ha bisogno di cinque o dodici riprese per dimostrare il contrario, la decisione presa non dovrebbe essere modificata”.
Il commento del giornale tedesco è: “Sembra così sensato che ringraziamo Dio per l’illuminazione”. Peccato che “questa dichiarazione progressista sia vecchia di quasi quattro anni e ovviamente non ha avuto conseguenze”.
“Il merito dei documenti immagine è indiscusso”, continua la Sz. “Ma la Var ha ormai acquisito vita propria da tempo. Si è trasformata in un istituto criminologico autonomo che rileva ovunque violazioni della legge potenzialmente nascoste”. “Il calcio diventa così un gioco investigativo e un soggetto di prova”. Insomma non è calcio, è Cluedo.
“Si dice sempre che il problema non è la pistola, ma chi spara. Purtroppo l’esperienza insegna che dove ci sono le armi, queste verranno usate. È simile con la Var. Si espande perché esiste. Le persone coinvolte si sottomettono”.
L’analisi della Süddeutsche arriva allo stesso punto di Carragher: “Se le autorità non limitano la validità delle prove video, i suoi eccessi domineranno il gioco”.