Nel secondo tempo Raspadori sbaglia tutto quello che può (Corsport)
Voti insufficienti su tutti i quotidiani per l'attaccante del Napoli che a fine gara parla di mentalità, quella che il Napoli sembra non avere più dall'anno scorso

Ci Napoli 15/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Giacomo Raspadori
Dopo 3 gol consecutivi, Giacomo Raspadori non solo non segna, ma finisce anche per giocare una partita al di sotto delle aspettative contro l’Union Berlino. Lo ha confermato lo stesso calciatore del Napoli ieri a Sky
«Abbiamo fatto una bella partita, nel primo tempo avremmo dovuto avere almeno due gol di vantaggio, poi abbiamo preso gol su un nostro errore e una cosa del genere in Champions la paghi. Abbiamo messo tutto e ci abbiamo messo tutto quello che avevamo, ma siamo mancati nella fase di conclusione. Possiamo rimproverarci solo come abbiamo subito gol. Oggi abbiamo cercato con ferocia di andare a vincere e per errori tecnici non siamo riusciti a chiudere la partita»
Anche i giornali oggi hanno puntualizzato gli errori della prestazione dell’attaccante che potrebbe diventare il prossimo attaccante della Nazionale Italiana, come si è augurato ieri sera Fabio Quagliarella
Gazzetta dello Sport 5
Le ultime cose belle sono fuggite via. Si fa apprezzare per i movimenti in uscita e la ricerca del gioco, ma è lento in area, sbaglia. E la manovra non l’aiuta.
Corriere dello Sport 5
Primo tempo: sempre i movimenti giusti, un moto perpetuo di idee e uno scalpello che scava spazi e un gran mal di testa a Bonucci. Secondo tempo: sbaglia tutto quello che può.
Tuttosport 5,5
Raspadori si muove parecchio, non sempre in modo giusto. C’è anche da dire, però, che raramente i compagni lo mettono nelle condizioni di fare la differenza.
Il Napolista 5
Fa il classico centravanti di manovra d’antan, ma non basta. Perde in lucidità nel tiro o nell’ultimo passaggio. Ma su Giacomino voglio dire una cosa a proposito delle sue parole nel dopo-partita. “La mentalità è sempre la stessa”, ha detto. Ed è qui che casca il ciuccio azzurro. Ché la fatidica differenza con la stagione passata non la fa l’estetica ma l’atteggiamento. Quello era un Napoli più che padrone: era un Napoli feroce e spietato che si prendeva la partita quando voleva. Questo no. Tutto qui. Quello di Giacomino è un banale wishful thinking, come dicono gli albionici