Il Napoli è figlio della propria estate che De Laurentiis ha incentrato intorno a sé (Corsport)

Quelle visioni che in passato hanno indicato una rotta nuova, anche rivoluzionaria, ma in presenza di scelte illuminanti e diverse.

Napoli de laurentiis pagelle Mondiale per club

foto Ssc Napoli

Il momento oscuro del Napoli di Rudi Garcia fotografato nell’analisi che firma Antonio Giordano per il Corriere dello Sport. Quattro partite di campionato sembrano aver soffocato il sentimento e sgretolato il capolavoro creato da Giuntoli e Spalletti con la conquista dello scudetto lo scorso anno. Il Napoli di Garcia, scrive Giordano, non esiste ancora. Non è né quello del campionato scorso né un’altra cosa. Al momento si tratta solo di una squadra scomposta che ha perso la sua autorevolezza in fase offensiva e si mostra anche molto fragile in quella difensiva.

E il sospetto che quattro partite siano state sufficienti per soffocare il sentimento e sgretolare quel capolavoro che appartiene a chiunque – Spalletti e Giuntoli inclusi, ci mancherebbe – resta a galleggiare nell’aria. Ma il Napoli di Garcia non c’è ancora, non è più quello dell’anno scorso, non è neppure altro, è un soggetto indefinito, è una squadra scomposta, improvvisamente depotenziata nella sua straordinaria autorevolezza offensiva e poi pure fragile nella propria organizzazione difensiva.

Il Napoli, continua Giordano, è figlio della propria estate, che il presidente De Laurentiis ha incentrato attorno a sé.

Il Napoli è un po’ figlio della propria estate, che De Laurentiis ha incentrato intorno a sé, al proprio intuito, a quelle visioni che in passato hanno indicato una rotta nuova, anche rivoluzionaria, ma in presenza di scelte illuminanti e diverse. Mentre ora, dal buio cupo di Marassi, dopo aver evitato un’altra sconfitta con quel talento sublimato dallo scudetto, s’insegue un filo di luce tra i tanti “perché” a cui Garcia vorrebbe offrire una risposta.

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