Nel Napoli di Garcia nessuno sa cosa fare in una confusione di compiti e movimenti (Corbo)

Su Repubblica Napoli: ogni giocatore deve inventare per sé e per gli altri. Il possesso palla è un ripiego in un gioco macchinoso, ottuso, autoreferenziale.

Nel Napoli di Garcia Osimhen

Mg Genova 16/09/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

La amnesie del Napoli di Garcia che giocava a memoria con Spalletti. Scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica:

Il Napoli che giocava a memoria si abbandona a lunghe amnesie. Ogni giocatore deve inventare per sé e per gli altri. Il collettivo è una dolorosa utopia fino al gol di Mattia Bani.

Genova convoca tutti i fantasmi che spaventano il Napoli, che ne soffocano l’inventiva, la voglia e la lucidità di rischiare un passaggio illuminante. Il possesso palla non è stato un pregio nel primo tempo ma un ripiego, un dominio apparente e coatto in un gioco macchinoso, ottuso, autoreferenziale.

Al Napoli non restano che retropassaggi ininfluenti e improduttivo possesso palla fino al secondo gol.

Se nessuno sa cosa fare, se a centrocampo si incrociano e si elidono, in una confusione di compiti e movimenti, occorre qualcuno di forte personalità e buon momento.

Scrive il Corriere della Sera:

Il Napoli di Garcia è proprio tutta un’altra cosa da quello che quattro mesi fa festeggiava lo scudetto. Chi stravince — vero — deve ripartire da zero se cerca nuove ambizioni, ma questo è un gruppo che dà l’idea di essere confuso, senza idee. Scarico. C’è tempo davanti, ma sarà difficile, quest’anno, che le altre concorrenti concedano respiro.

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