Sarri si sta già spegnendo, insieme alla Lazio (CorSport)
Il tecnico ha disertato la conferenza stampa della vigilia. Deve inviare un segnale alla squadra, visto che è lui che la manda in campo

Db Auronzo di Cadore 23/07/2023 - amichevole / Lazio-Triestina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri
È appena iniziato settembre e Maurizio Sarri è già in crisi, scrive il Corriere dello Sport. Questa sera l’allenatore della Lazio torna al Maradona da ultimo in classifica: la Lazio non ha mai perso le prime tre partite di fila in Serie A. La squadra è sparita, totalizzando zero punti in due partite, con i due ko con Lecce e Genoa e Sarri non ha nemmeno parlato alla vigilia. Il quotidiano sportivo scrive che non è possibile spiegare il black out con la cessione di Milinkovic, anche se Kamada ancora non si è inserito. Le caratteristiche dei due giocatori sono diverse ma il resto, in termini di movimenti, automatismi e gioco dovrebbe restare uguale.
“Non c’è una risposta e neppure è stato possibile chiederlo a Sarri, abituato a parlare poco di sabato (quasi mai l’anno scorso) e ancora meno quando torna a Napoli, la città che più lo ha amato”.
La città, inoltre, dove ha sfiorato lo scudetto vinto l’anno scorso da Spalletti. Gli occhi di Sarri sembrano spenti.
“Dovrebbe essere il suo pane, eppure gli occhi di Sarri non sembrano scintillanti e accesi come nelle due stagioni precedenti, in costante crescita. Il paradosso è questo, con la Lazio si sta spegnendo al terzo anno”.
Lotito ritiene di aver accontentato il suo allenatore “e ora aumenterà pressioni, aspettative, nervosismi diffusi o striscianti. Mau, come ogni tecnico furbacchione, ha messo le mani avanti («meglio di un secondo posto, dopo 25 anni, non si può fare») e per primo non ha dato un bel segnale alla squadra, che ad Auronzo (eccetto il motivatissimo Immobile) nella prima settimana di ritiro camminava invece di correre. Pancia piena, malumori, incertezze e richieste contrattuali, ritardo nell’allestimento dei quadri societari. Luglio nero, è cronaca”.
Così non è certo facile lavorare. Ad inviare un messaggio forte deve essere Sarri, scrive il Corriere dello Sport.
“Un segnale lo deve inviare Sarri, perché se è difficile (o impossibile) replicare il secondo posto, non è ammissibile vedere una squadra così arrendevole come con Lecce e Genoa. Lui la manda in campo”.