Farsi espellere dopo 17 minuti forse è un record anche per Pozzecco (Repubblica)
Non è facile se è proprio il ct a non averne, perennemente paonazzo e pronto a scattare contro i pur pessimi arbitri Fiba
(230825) -- MANILA, Aug. 25, 2023 (Xinhua) -- Gianmarco Pozzecco, head coach of Italy, gestures during the group A first round match between Angola and Italy at the FIBA World Cup 2023 in Manila, the Philippines, Aug. 25, 2023. (Xinhua/Meng Yongmin) (Photo by Meng Yongmin / XINHUA / Xinhua via AFP)
Ieri la partita di Pozzecco contro gli arbitri è durata 17’40”. Al secondo fallo tecnico è arrivata l’espulsione. Da lì in poi le scelte dei giocatori sono state il riflesso di quello che stava accadendo intorno: tanta fretta, un’ansia crescente, la voglia di vincerla da soli e non di squadra.
Nel tunnel degli spogliatoi, dov’era costretto come una bestia in gabbia, Pozzecco ha inveito contro la Fiba e alla fine del primo tempo è andato a cercare gli arbitri con l’indice pericolosamente teso. È finita con l’Italia, guidata dal vice del Poz Edoardo Casalone, capace di riemergere da un tombale –17 nei tre minuti finali, ma lo stesso battuta 87-82.
«L’espulsione di Pozzecco non ci ha condizionato» ha detto dopo la gara Datome, che ha invitato tutti alla calma. Ma non è facile, se è proprio il ct, perennemente paonazzo e pronto a scattare contro i pur pessimi arbitri Fiba — disastrosi già all’Europeo 2022 — a non averne. A Berlino, un anno fa, da una sua espulsione era nata l’impresa contro i serbi negli ottavi. Ma allora Poz aveva resistito almeno fino al terzo quarto prima di farsi cacciare. 17’40” sono forse un record anche per lui.
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