Osimhen: anche il 5 luglio De Laurentiis disse che per il rinnovo era fatta, ma era falsissimo (CorSport)

Il Napoli sarebbe vicino al rinnovo del centravanti, ma occorre andarci cauti. Dev'essere frustrante per Calenda fare 10 inutili viaggi per strappare un sì

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Ci Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

La telenovela dell’estate è finita: al rinnovo di Victor Osimhen con il Napoli manca solo la firma. Sono stati necessari dieci incontri tra il presidente De Laurentiis e l’agente Calenda, ma a quanto pare, tutto è pronto. Il Corriere dello Sport scrive:

“Victor Osimhen è l’uomo del momento, ma pure quello dei sogni, se ne è stato per tre mesi all’ombra di se stesso, il dominatore incontrastato di una scena esclusivamente sua, ha rappresentato una suggestione per il Psg, ha scoperto di valere 200 milioni di euro (un duecentino), ha atteso di rinnovare un contratto che sta ancora lì e che proprio nell’ora – le 8.30 di venerdì 11 agosto – in cui Aurelio De Laurentiis ha salutato la squadra e se ne è andato in vacanza sembra sia prossimo a essere firmato. Dev’essere frustrante per un procuratore doversi fare dieci inutili viaggetti partendo da Roma e andando prima a Dimaro e poi a Rivisondoli e Roberto Calenda ha fatto su e giù per le autostrade di mezza Italia per strappare un sì a De Laurentiis: sempre meglio che lavorare, ci mancherebbe, però venerdì notte stava ancora all’Acqua Montis, certo sorridente, a chiacchierare su ritocchini e clausole e ipotesi e opzioni. Gli arabi sono un tormento per chiunque – forse un po’ meno per i presidenti avidi – e sono rimasti nell’ombra, un passo avanti e poi due dietro, hanno lasciato filtrare le voci (cento milioni pronti, no duecento; e al ragazzo trenta; macché quaranta; fidatevi, cinquanta): un massacro, tranne per Adl, che ha lanciato il cerino a Calenda proprio l’altro ieri”.

Insomma il contratto è prossimo alla firma.

“Il Napoli e Osimhen sono (sarebbero) a distanza ravvicinata per dirsi ancora sì fino al 2027 e però conviene comunque andarci cauti perché pure tra virgolette se ne dicono tante: il 5 luglio, mica una vita fa, Dela giocò d’anticipo («con Osi già prima della festa scudetto abbiamo trovato l’accordo per un prolungamento di due anni»). Falsissimo, come raccontano i fatti, mica le opinioni: e ora sono ancora là, eh già, in questa loro trattativa spericolata”.

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