Lozano ha tre pretendenti in Messico, per questo De Laurentiis gli ha dato l’aut aut (CorSport)
La prospettiva di una possibilità di scelta per il messicano è allettante anche per il Napoli, ecco il motivo delle dichiarazioni a Espn.

Napoli's Mexican forward Hirving Lozano runs with the ball during the Italian Serie A football match between Napoli and Lazio on March 3, 2023 at the Diego-Maradona stadium in Naples. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Ieri, in un’intervista a Espn, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è tornato a parlare di Lozano. Ha posto una specie di aut aut al messicano, dicendo:
«Non credo che Lozano sia uno stupido e quando arriverà il momento di incontrare il suo nuovo allenatore e di essere concentrato, capirà che probabilmente è meglio prolungare il suo contratto o è anche meglio provare altri luoghi».
Il Corriere dello Sport scrive che il messaggio chiaro che De Laurentiis ha voluto far recapitare al messicano è anche legato al fatto che Lozano ha almeno tre club che lo vorrebbero acquisire, in Messico. Una prospettiva intrigante anche per il Napoli, che potrebbe liberarsi del suo ingaggio e guadagnare dei soldi da un calciatore che tra un anno andrà a scadenza.
Il quotidiano sportivo scrive:
“In Messico hanno spiegato che Lozano ha non uno, non due, forse tre pretendenti, può scegliere dove alloggiare. Dev’essere questa prospettiva, intrigante pure per il Napoli, che ha spinto De Laurentiis ad un pubblico aut aut attraverso i microfoni di Espn”.
Agli agenti di Lozano e Zielinski De Laurentiis ha già lanciato un messaggio durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove maglie del Napoli, quando ha dichiarato:
«Non si devono fare promesse da marinaio. Abbiamo nuovo allenatore di cui abbiamo ampia fiducia. Ha esperienza anche fuori dall’Italia ma siamo in ricostruzione. Abbiamo giocatori importanti però mi insegnate che quando una persona è appagata il sacro fuoco si spegne senza una ragione. Il mio compito nella prossima stagione è di essere molto ma molto vicino alla squadra per tenere acceso il fuoco sacro della competitività. Non vorrei che si considerassero sazi e appagati. Non voglio fare il cattivo con nessuno ma poiché sono giovanotti in giovane età preda di agenti famelici che non capiscono che attraverso la loro attività che io ritengo stupida, inefficace. Poi però quando per un anno non avrete giocato le vostre azioni varranno di meno e poi guardandovi allo specchio direte sono stato un povero stupido».