Abodi graffia Gravina: «Il patteggiamento momento più bello? È questione di metrica dell’estetica…»
Doppia "zeppata" del Ministro dello Sport: "Io passo direttamente a valorizzare la serenità cercando di fare tesoro dell'esperienza..."

As Frosinone 16/05/2015 - campionato di calcio serie B / Frosinone-Crotone / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Andrea Abodi
“Il patteggiamento come momento più bello per il calcio italiano? E’ una questione di metrica dell’estetica…”. Non è piaciuto al ministro dello Sport Abodi l’entusiastico sospiro di sollievo di Gravina alla notizia del patteggiamento tra Juve e procura federale accettato dal tribunale. Quella “ritrovata serenità” che tanto scalpore ha fatto.
Con i consueti modi affettati, e retorica attenta Abodi ha detto che “il patteggiamento della Juventus era nelle possibilità, si è rispettata la norma sportiva e quindi le opportunità che la stessa mette a disposizione. Io passo direttamente a valorizzare la serenità cercando di fare tesoro dell’esperienza: quello che è successo deve indurre tutti noi a operare nel rispetto dei ruoli senza mai travalicare le differenze per fare in modo che lo sport, il calcio in generale, sia sempre più credibile e rispettoso di chi vuole che la competizione sia corretta da tutti in punti di vista”.
Sul punto “non mi esprimo, entrerei nel merito di una opzione che è prevista nell’ordinamento sportivo. Si possono usare tutti gli strumenti che ci sono. Non do un giudizio ma esprimo uno stato d’animo, che è quello della necessità di ripristinare la serenità che consente però di fare tesoro di tutto quello che è successo, perché non sembri un arretramento sulle regole con le quali si sta al gioco: l’equa competizione passa per i comportamenti corretti dentro e fuori dal campo”.
Una cosa è certa: tra la “metrica dell’estetica” di Abodi e “l’endofederale” di Gravina è una bella gara…