Premier League, 30 anni di carcere a un gruppo che vendeva abbonamenti streaming illegali
Gestivano uno dei più grandi servizi di streaming illeciti del Regno Unito facendo pagare il servizio 11 euro al mese per tutte le partite

In Inghilterra condanna a 30 anni di carcere complessivi per 5 uomini accusati di vendere abbonamenti di streaming pirata delle partite di Premier League. I cinque hanno età compresa tra i 30 e i 46 anni e gestivano uno dei più grandi servizi di streaming illeciti del Regno Unito guadagnando milioni di sterline, con oltre 50mila tra clienti e rivenditori, cosa che consentiva loro di accedere illegalmente ai flussi per guardare praticamente tutti gli eventi sportivi più importanti del mondo.
Il pagamento era di 11 euro al mese, per vedere in maniera illegale tutte le partire di Premier League: migliaia di utenti registrati, per un guadagno di sette milioni di euro.
I cinque sono stati riconosciuti colpevoli di cospirazione per frode, riciclaggio di denaro e oltraggio alla corte.
La condanna è giunta al termine di un procedimento penale intentato dalla stessa Premier League, che ha fatto sapere di aver così voluto proteggere «uno dei contenuti televisivi di maggior valore al mondo».
Kevin Plumb, General Counsel della Premier League, ha dichiarato:
«La condanna di oggi è il risultato di una lunga e complessa azione penale di un’operazione altamente sofisticata. Le sentenze emesse, che sono le più lunghe mai emesse per crimini legati alla pirateria, rivendicano gli sforzi compiuti per portare questi individui davanti alla giustizia e riflettono la gravità e la portata dei crimini».