Furto in casa di Sara Simeoni, rubata la medaglia d’oro di Mosca
L'appello della campionessa: «Significa anni di allenamenti, sacrifici, rinunce, scelte. Ridatemela, ha un valore speciale per me»

I ladri si sono introdotti nella casa di Sara Simeoni e le hanno rubato la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. La regina del salto in alto se n’è accorta al suo rientro a casa.
I ladri si sono introdotti nella casa di Rivoli Veronese, dove vive con il marito e allenatore Erminio Azzaro ed il figlio Roberto. Dopo averla messa a soqquadro, hanno portato via medaglie, coppe ed altri trofei. La Simeoni era fuori per una festa gastronomica in paese.
La Simeoni ha rivolto un appello ai ladri:
“Restituitemi almeno l’oro vinto a Mosca”.
I ladri hanno gettato sotto il letto le medaglie d’argento conquistate a Montreal e Los Angeles, che la Simeoni in un primo momento temeva le fossero state sottratte assieme a quella di Mosca.
Da quanto riferiscono le agenzie, l’abitazione della Simeoni ha un sistema di videosorveglianza, ma sembra che i ladri lo abbiano aggirato.
In collegamento al Tg1, la Simeoni ha dichiarato:
“Significa anni di allenamenti, di sacrifici e rinunce, di scelte. Non è semplice vincere una medaglia alle olimpiadi. E’ il simbolo di tante attese, significa tutto. Mi hanno portato via tantissimi ricordi e vorrei almeno riavere questa medaglia, non è neanche d’oro, loro cosa se ne fanno? Per me ha un significato e un valore speciale, per loro niente”.