Libero schiuma rabbia: a Napoli festa scudetto pagata col reddito di cittadinanza
Il quotidiano riprende Striscia la notizia che mostra gli acquisti di bandiere con la carta di cittadinanza e amplia il concetto alla festa

Libero non trattiene la rabbia per lo scudetto del Napoli. Piazza un bel titolo in prima pagina “La festa scudetto pagata col reddito di cittadinanza” in cui riprende il servizio di Striscia la notizia (di Luca Abete) che documenta come a Napoli in alcune mercerie vengano acquistate bandiere del Napoli con la tessera di cittadinanza.
A Napoli da giorni con la carta del reddito di cittadinanza si può comprare ogni tipo di gadget celebrativo della squadra di Spalletti facendolo figurare come detersivo, ad esempio, «esce detersivo, il detersivo lo potete comprare al 100% perché è un bene di prima necessità», la cassiera rassicura una cliente. La cliente è una complice di Striscia la Notizia che giovedì e ieri ha mostrato come sotto il Vesuvio il “reddito di cittadinanza” sia diventato anche “reddito di tifoseria”. I servizi sono di Luca Abete, specializzato nello smascherare mariuoli.
Negozio di elettrodomestici: «Bandiere, abbiamo qualcosa di grande così, questa costa 18 euro», «Per caso posso pagare con la carta del reddito di cittadinanza?», «Certamente! Non risulta il dettaglio del pagamento». La finta cliente chiede: «E quindi cosa risulta?». «Come un piccolo elettrodomestico, oppure “elettronica”. Tutte cose che puoi pagare tranquillamente con il reddito».
«Mi ha colpito l’estrema disinvoltura di alcuni esercenti nel praticare questa attività illegale», dice a Libero. «Quelli che abbiamo pizzicato sembravano accecati dal guadagno, convinti dell’impunità, noncuranti dei rischi. Ho provato ad azzardare richieste sempre più spinte», continua Abete, «ottenendo comunque la disponibilità in molti negozi. Lo sdegno per la sfacciataggine di questo abuso è davvero notevole». Quindi, Luca, te lo aspettavi? «Sono anni che raccolgo prove di abusi nell’uso di questa misura prevista per le famiglie bisognose ma sfruttata non sempre da chi ha bisogno. Ormai sono pronto a ogni scoperta, a stupirmi però sono stati di più gli attacchi violenti dei miei odiatori seriali sui social. Sembra quasi che per alcuni esista la convinzione che lo scudetto del Napoli sia una sorta di amnistia che autorizzi e renda impunibile ogni reato».