Laporta chiude la tv del Barcellona per migliorare i conti del club

Spiazzati i 150 lavoratori. Chiuderà il 30 giugno. Il presidente conta di risparmiare otto milioni di euro l'anno. Non poche le polemiche

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2021 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Joan Laporta / foto Imago/Image Sport

Il prossimo 30 giugno il Barcellona chiuderà il suo canale televisivo ufficiale. Addio quindi a Barça TV nata nel 1996. El Mundo scrive che sono circa 150 le persone che lavorano all’emittente catalana. E aggiunge che fu proprio Laporta nel 2004 ad acquisire i diritti della tv da Telefónica e che ha portato il canale sul digitale terrestre. Adesso è lo stesso Laporta che chiude l’emittente.

Un sacrificio destinato in teoria ad alleviare i costi per poter rientrare nelle norme previste dal fair play finanziario, ma che lascia il club senza uno strumento che hanno la stragrande maggioranza dei grandi club europei.

E che incideva in misura non così significativa: 7,9 milioni di euro l’anno a fronte di previsioni di ricavi di 1.255 milioni di euro.

El Mundo scrive che

la decisione è stata un colpo inaspettato per tutti i lavoratori di Barça Tv. Negli ultimi mesi, avevano deciso di scioperare e persino organizzato diversi scioperi, specialmente prima e dopo le partite della prima squadra del Barça, in segno di protesta per le condizioni di lavoro a cui erano sottoposti da Tbsc Telefónica, la filiale di Telefónica responsabile della produzione di questo canale. Adesso, però, chi ha deciso di chiudere è lo stesso club.

È un duro colpo anche nei confronti del Real Madrid il cui canale tv ufficial trasmette anche a livello nazionale attraverso il digitale terrestre.

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