La Russia torna a giocare un’amichevole, 2-0 all’Iraq
Ieri alla Gazprom Arena di San Pietroburgo l'amichevole davanti a quasi 30 mila spettatori. L'ultima partita ufficiale risale all'11 novembre 2021

Mosca (Russia) 15/07/2018 - finale Mondiali di calcio Russia 2018 / Francia-Croazia / foto Imago/Image Sport nella foto: Vladiri Putin-Gianni Infantino ONLY ITALY
La Russia torna ad ospitare una partita di calcio dall’invasione dell’Ucraina. Lo si apprende da Le Parisien che scrive come la nazionale russa abbia ospitato l’Iraq per una partita fra le due nazionali.
“Esattamente tredici mesi fa, appena tre giorni dopo l’inizio dell’invasione in Ucraina, la nazionale russa è stata bandita dalla Fifa da tutte le competizioni internazionali sul suo territorio, con ogni partita casalinga che doveva essere giocata in campo neutro e a porte chiuse“.
L’ultima partita risale all’undici novembre 2021, contro Cipro finita 6-0 per gli uomini di Karpin. Tre giorni dopo la nazionale è volata in Croazia per le qualificazioni ai mondiali in Qatar. Ieri alla Gazprom Arena di San Pietroburgo si è svolta l”amichevole fra Russia e Iraq. Presenti quasi 30 mila spettatori su una capienza dell’impianto di 64 mila posti.
Dall’ultima volta in Croazia, “la Russia ha disputato quattro amichevoli, venerdì scorso contro Kirghizistan (2-1), Tagikistan (0-0), Uzbekistan (0-0), Iran (1-1) e quindi Iraq“.
Побеждать дома вдвойне приятнее!
Спасибо за вашу поддержку 🤍💙❤ pic.twitter.com/hVWvzpZ5FX
— Сборная России (@TeamRussia) March 26, 2023
Nei giorni scorsi Zinchenko aveva parlato della Russia:
«Non voglio nemmeno pronunciare il nome (riferito a Putin). Voglio dire che la Russia è un: ‘paese terrorista’. Sono grato all’Ufa per tutto quello che ha fatto per me. Ma dopo l’invasione terroristica, non voglio avere alcun ricordo di quel periodo. Onestamente non voglio sentire niente di questo paese. Perché ogni singolo giorno gli ucraini muoiono a causa loro, a causa delle loro bombe. Non c’è nessuno in Ucraina che non abbia perso qualcosa. Questa guerra ha toccato tutti noi e da allora la nostra mente è completamente cambiata. Vorrei ringraziare enormemente il nostro esercito ucraino per il loro impegno».