«Sono il primo All Black a dichiararsi gay. Ho vissuto per anni in una bugia» 

Campbell Johnstone fa outing in un'intervista alla tv neozelandese dopo aver lasciato il rugby: «Forse posso aiutare altre persone».

johnstone

In un’intervista alla televisione neozelandese Seven Sharp, l’ex All Black Campbell Johnstone ha dichiarato di essere omosessuale e di aver vissuto per anni una doppia vita: dentro e fuori dallo spogliatoio. Oggi ha 43 anni, è in pensione. Johnstone ha dichiarato:

«Se posso essere il primo All Black a dichiararsi gay e rompere la pressione e lo stigma intorno a tutta questa faccenda, forse posso aiutare altre persone. Ho vissuto per anni una doppia vita, in una bugia, ho spinto quella parte di me sempre più dietro».

Il suo annuncio ha trovato un sostegno immediato nel suo Paese. Il New Zealand Rugby lo ha elogiato per “aver avuto il coraggio di condividere la sua storia e contribuire a creare uno sport più inclusivo”. Il suo amministratore delegato, Mark Robinson, ha aggiunto che la sua «forza e visibilità» serviranno a «spianare la strada» perché altri facciano lo stesso.

Il ministro dello sport Grant Robertson, anche lui gay, ha dichiarato:

«Con gli All Blacks è stata abbattuta un’altra barriera. Spero che incoraggi le altre generazioni ad essere aperte e felici. C’è ancora molta strada da fare, ma sento che è un passo significativo. Sappiamo che alcune persone non si sono sempre sentite a proprio agio nell’essere chi sono nel rugby. Vogliamo essere chiari, non importa chi ami, il rugby ti copre le spalle».

Nel 2009 a fare outing fu la leggenda del rugby gallese Gareth Thomas. Sembrava essersi aperto un nuovo orizzonte, scrive El Pais, che riporta le dichiarazioni di Johnstone, invece non fu così: restò un caso isolato.

“Mentre nel rugby maschile gli esempi sono rari e spesso vengono alla luce dopo la fine della loro carriera, più di una dozzina di donne hanno preso parte ai Giochi di Tokyo dopo essersi dichiarate gay, tra cui quattro neozelandesi”.

Pochi hanno seguito l’esempio di Thomas, che pure ha fatto outing dopo il suo ritiro. Soltanto un decennio dopo, nel 2020, a seguire le sue orme è stato Dan Palmer, attaccante della nazionale australiana del 2012. Anche lui si è dichiarato cinque anni dopo il ritiro.

 

Correlate