La Lazio si sveglia e condanna i cori razzisti (senza nemmeno capire bene contro chi sono stati intonati)
Nel comunicato si fa riferimento genericamente a "un giocatore della squadra di casa". E poi la solita frase: "I tifosi della Lazio non sono razzisti"

Db Genova 12/11/2022 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Lecce / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Samuel Umtiti
Con circa venti ore di ritardo la Lazio si è svegliata. Il club biancoceleste ha finalmente pubblicato la solita nota di condanna ad ogni forma di razzismo e discriminazione in merito al caso dei cori razzisti intonati dai suoi tifosi contro Umtiti e Banda. Giocatori del Lecce che la Lazio neppure cita, anzi, scrive solo di “ululati razzisti nei confronti di un giocatore della squadra di casa”.
Il solito comunicato scritto tanto per far vedere, per chiarire che la Lazio “ha sempre contrastato” ogni forma di razzismo e discriminazione, “con tutti i mezzi a disposizione” (quali?), che ha messo “in campo iniziative volte a reprimere tali fenomeni, sensibilizzando i propri tifosi su questo tema”. Alla Lazio viene da chiedere se rientra nella sensibilizzazione anche un comunicato che sembra il copia-copiella di decine di altri precedenti, tra l’altro arrivato a distanza di ore e ore dall’accaduto. Ad ogni modo, il club di Lotito si premura di definire il gesto “deprecabile, vergognoso e anacronistico”. Offre la sua collaborazione alle autorità per individuare i responsabili (non sia mai che anticipasse le autorità, no, ma collaborerà). E chiaramente specifica che i tifosi della Lazio sono altra cosa. Scrive: “I tifosi della Lazio non sono razzisti e non possono essere associati a pochi individui che ledono gravemente l’immagine del club”. Saranno anche pochi, ma si ripetono spesso, aggiungiamo.
Questa la nota del club:
Durante la partita Lecce-Lazio, l’arbitro è stato costretto ad interrompere la partita a causa di ululati razzisti nei confronti di un giocatore della squadra di casa. La S.S. Lazio ha sempre contrastato con tutti i mezzi a disposizione ogni forma di razzismo e discriminazione, mettendo in campo iniziative volte a reprimere tali fenomeni, sensibilizzando i propri tifosi su questo tema e agendo nelle sedi preposte a tutela della propria immagine. La S.S. Lazio anche oggi condanna chi si è reso protagonista di questo gesto deprecabile, vergognoso e anacronistico e offrirà come sempre la massima collaborazione alle autorità per individuare i responsabili. I tifosi della Lazio non sono razzisti e non possono essere associati a pochi individui che ledono gravemente l’immagine del club.