Le Olimpiadi invernali esisteranno ancora? Nessuno le vuole e il clima non regge più

Ne scrive la Süddeutsche. Vancouver si è ritirata: costano troppo. Sapporo ha sospeso la candidatura. Il Cio ha rinviato la scelta della sede 2030

Sofia Goggia Olimpiadi invernali

Beijing (Cina) 15/02/2022 - Sci / Olimpiadi Beijing 2022 / foto Imago/Image Sport nella foto: Sofia Goggia

Nessuno vuole più organizzare e ospitare le Olimpiadi invernali. Sembrerebbe una boutade, in realtà non lo è. Ne scrive la Süddeutsche Zeitung. La sede ideale sarebbe Sapporo, in Giappone (già sede nel 1972). Lì i cambiamenti climatici non hanno attecchito come altrove. I venti siberiani resistono.

L’Università di Waterloo in Canada ha pubblicato lo scorso gennaio uno studio secondo cui Sapporo, sede dei Giochi invernali del 1972, sarà l’unica città ex olimpica entro la fine di questo secolo con condizioni di freddo adatte ad ospitare i Giochi invernali.

Ma non è detto che il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) possa assegnare le Olimpiadi a Sapporo. Il sindaco nei giorni scorsi ha ritirato la candidatura, l’ha sospesa.

“Dobbiamo prima placare il disagio del pubblico, non possiamo andare avanti ciecamente senza tener conto della realtà”, ha affermato.

In Giappone l’opinione pubblica è contraria dopo gli scandali di corruzione che hanno riguardato le olimpiadi di Tokyo.

Il Comitato Organizzatore dei Giochi di Tokyo (Tocog) è stato accusato di corruzione. L’ex membro del consiglio Haruyuki Takahashi, un influente commerciante di articoli sportivi, e altri uomini d’affari sono stati arrestati. Nel corso dello scandalo è sorto anche il sospetto che ci potesse essere stata una manipolazione nelle candidature alle Olimpiadi del 2020. Ci sono state perquisizioni in tre agenzie di marketing, tra cui il gigante del settore Dentsu, partner di lunga data del Cio.

La gran parte degli impianti sportivi di Tokyo sono stati smantellati.

L’ex ministro per le Olimpiadi ha dichiarato: “Il significato e il valore dei Giochi di Tokyo sono in discussione”.

Prosegue la Süddeutsche:

Lo stesso Cio non sa cosa fare dei suoi giochi invernali. La decisione sulla sede del 2030 doveva essere presa nel settembre 2023. Ma è stata rinviato al 2024, la data non è stata stabilita.

I risultati della ricerca sui cambiamenti climatici in corso hanno spiazzato il Cio. Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi Olimpici, ha fatto riferimento a studi secondo i quali c’è il rischio che presto ci saranno meno posti con condizioni meteorologiche idonee ai Giochi invernali. Ecco perché il CIO ha voluto concedere più tempo alla sua Commissione per i Giochi Invernali per studiare il problema.

Vancouver si è ritirata, il governo canadese ha ritenuto le Olimpiadi troppo costose. Oltre a Sapporo ci sarebbe Salt Lake City, anche se gli americani preferirebbero avere il loro turno nel 2034 a causa delle Olimpiadi estive del 2028 a Los Angeles.

Si chiede la Süddeutsche:

Le Olimpiadi invernali stanno per finire?

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