Gigi Riva commosso alla presentazione del documentario-film sulla sua vita

L'ex campione rossoblù, presente al teatro Massimo di Cagliari per la prima di "Nel nostro cielo un Rombo di Tuono", ha festeggiato anche il suo 78esimo compleanno

Gigi riva

Db Firenze 06/09/2010 - allenamento Nazionale Italiana gioco calcio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gigi Riva

È stato presentato al teatro Massimo di Cagliari il docu-film  di Riccardo Milani “Nel nostro cielo un Rombo di Tuono”, una pellicola che attraversa la vita di Gigi Riva, dai suoi primi calci al pallone nell’oratorio di Leggiuno fino agli ultimi anni fuori dal campo, passando per per i suoi anni in Sardegna che lo hanno reso leggenda per i cagliaritani e non solo.

Il mito dei rossoblù Riva è arrivato anche lui in sala accompagnato dai familiari.

“Questo film è un percorso iniziato vent’anni fa – ha detto Milani – Gigi Riva è una lezione di vita, di stile, di rigore etico e di appartenenza che ho provato a portarmi dietro per tutta la vita. Non so cosa abbia convinto Gigi a fare il film, io ho solo cercato di mettere insieme i pezzi di una storia che ha raccontato lui. Ho provato a farlo con il massimo rispetto. Penso abbia capito l’affetto e la sincerità che ho provato a esprimere. Mi porto dietro l’opportunità di parlare con lui, spesso anche di rimanere in silenzio che è stato anche un modo di ottenere fiducia. Ci sono cose che Gigi mi ha detto e che non ho messo perché c’è un limite che non si può superare. Fiducia è la parola chiave. Se una persona come Gigi mi ha detto vieni quando vuoi, questa è come casa tua, vuol dire tanto. Vent’anni fa – ha proseguito Milani – avevo chiesto a Gigi di fare questo film e lui mi chiedeva sempre il perché. Dare valore alla misura dell’uomo è lo scopo di questo film. Quando si parla di coerenza si parla anche di coraggio, che è una dote che ci manca spesso. Lui non ha mai fatto strategie ma ha saputo preservarsi e oggi siamo arrivati fino a qui“.

Tra gli abbracci con gli ex compagni dello Scudetto del 1970 e arrivata anche qualche lacrima di commozione per la leggenda dei sardi che ha ricevuto il calore di tutto il teatro alla prima vera uscita pubblica dopo tanti anni e che oggi compita 78 anni.

 

 

 

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