Pérez Roldán: «Mio padre mi picchiava fino a farmi svenire perché giocavo male»
L'ex tennista argentino commenta il video del padre-allenatore serbo che picchia la figlia: "Ci sono passato anche io, guardarlo mi uccide"

Pérez Roldán: «Mio padre mi picchiava fino a farmi svenire perché giocavo male».
Il video del padre che picchia la figlia tennista perché si allena male ha già fatto tutto il giro della viralità social, facendo il pieno dell’indignazione generale. Questo, per capirci:
Još jedno brutalno nasilje oca nad ćerkom. Dobio sam informaciju da je u pitanju porodica koja dolazi iz Kine. Podnećemo krivičnu prijavu i protiv ovog monstruma. pic.twitter.com/CrU7g0JcwU
— Igor Jurić (@lojzija) October 28, 2022
Ci torna su Guillermo Pérez Roldán, tennista argentino che fu numero 13 del mondo nel 1988 che anche in Italia ricordiamo benissimo. Nel 2020 denunciò in un documentario di aver subito “maltrattamenti fisici” da suo padre.
“La ragazza non alza mai la mano, nemmeno per difendersi. Chi di noi ha vissuto queste cose sa che sei paralizzato, non puoi reagire. Loro hanno il controllo”.
Roldàn continua:
“Quando ho pubblicato il documentario dissi che non si sarebbero fermati se non ci fossero state leggi apposite. È una lotta che voglio continuare, non è qualcosa che mi è venuto in mente per niente. Vedo quel video e mi uccide”.
“Quello che vedi è molto grave: è la stessa cosa che è successa a me, solo che lui (mio padre) mi ha picchiato fino a farmi svenire. Combatto affinché queste atrocità non accadano più”.
Roldàn aggiunge:
“Avrei preferito avere un allenatore peggiore e un padre migliore, solo questo. Mi rattrista molto: era così bravo in quello che ha creato, era un sistema che funzionava”.
“Ho subito maltrattamenti fisici. Mi ha infilato un ananas in bocca. Mi ha messo la testa nel bagno o bloccato col nastro adesivo sopra un letto. Mi ha rubato i soldi, quello che avevo vinto”.
Perez Roldàn ricorda soprattutto il momento in cui ha perse al primo turno di Itaparica contro Tore Mainnecke: “Ho giocato su un’altra superficie, provenivo da una superficie super lenta, faceva caldo, ho perso e dopo la partita è saltato sul letto e ha cominciato a frustarmi e colpirmi perché diceva che non mi ero mosso bene“.