Sul CorSport. La squadra è più debole dell’anno scorso. In estate nessuno ha avuto il coraggio di criticare la faraonica operazione Vlahovic

Sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni commenta la sconfitta della Juventus in Champions, contro il Maccabi. Non può più essere chiamato in causa l’alibi delle assenze, per quanto si è rivelata modesta in campo la squadra di Allegri.
“stavolta Milik, Cuadrado, Alex Sandro, Rabiot, Szczesny e Bonucci erano in campo e non in panchina, in tribuna o a casa”.
Zazzaroni scrive:
“Per tutto il primo tempo ho addirittura sperato che la squadra stesse giocando contro Max: paradossalmente, avrei rivalutato qualcuno, quantomeno sul piano dell’amor proprio”.
Invece è arrivata la consapevolezza che la Juve proprio non ne ha.
“Nel secondo ho capito che Locatelli, Bonucci e compagni proprio non ne avevano, non ne hanno (ancora o più): zero personalità, lucidità, affiatamento, gamba. Testa”.
E allora, basta alibi.
“non può più bastare il ricorso alle assenze pesanti o a un mercato fatto con poco per via della maxi-spesa di gennaio. Vedere lo stesso Vlahovic che non ne infila una, Locatelli che sbaglia passaggi di un metro, Rabiot che ha problemi di controllo, Cuadrado e Alex Sandro spompati, e non un giocatore che si muova senza palla per consentire al compagno in possesso di avere uno o più riferimenti, è sconsolante”.
Zazzaroni accusa Allegri di aver avallato una squadra senza qualità.
“Durante l’estate scrissi che questa Juve mi sembrava più debole della precedente: la colpa – la principale – che addebito ad Allegri è di averla avallata. L’assenza di qualità è impressionante, i pochi giocatori di livello sono o sembrano bolsi: il difetto sul piano della preparazione, al di là delle caratteristiche atletiche di alcuni elementi, è evidente. Le critiche, anche le più feroci, le giustificano i risultati. Ma non bisogna dimenticare che quando a gennaio la Juve prese Vlahovic strapagandolo e al tempo stesso riducendo i margini di spesa, nessuno ebbe il coraggio o la lungimiranza di criticare l’operazione. L’apprezzamento fu generale, gli schiaffi e le offese li prese la Fiorentina di Commisso. Sorprendersi ogni volta di una prestazione insufficiente è colpevole. Una squadra insufficiente dà solo vita a prestazioni insufficienti”.