L’avvocato della Superlega: «L’argomento caos uno spaventapasseri della Uefa per giustificare il monopolio»

A Off the Pitch. «Non è molto originale: i vecchi monopoli di Stato invocavano lo stesso argomento. Liberalizzazione però non è sinonimo di caos»

isco e marcelo De Laurentiis Champions

«Dire che questo caso è 100 volte più importante della sentenza Bosman è un modo per sottolineare che il caso Bosman riguardava solo la liberazione del mercato del lavoro nel calcio, mentre il caso della Superlega riguarda il mercato della produzione. Perché i club non possono governare le competizioni transfrontaliere nello stesso modo in cui gestiscono le competizioni nazionali? Non è né logico dal punto di vista operativo – né legale secondo me – che la UEFA sia l’unico, monopolista, operatore delle competizioni europee per club. Non c’è logica nella posizione legale della UEFA, che sta usando tattiche spaventose per cercare di giustificare il suo monopolio»

Sono le parole di Jean-Louis Dupont, l’avvocato che difende A22, la società creata per gestire la Superlega, nel processo contro la Uefa. Le dichiarazioni sono state rilasciate a Off The Pitch, le riporta Calcio & Finanza.

«Il tribunale deve rispondere alle domande che gli sono state poste dal giudice spagnolo che riguardano se il ruolo della UEFA come operatore dominante della quota di mercato al 100%, combinato con il potere esclusivo di approvare le competizioni, sia legale ai sensi del diritto europeo della concorrenza. E secondo me, non esiste un modello sportivo europeo. Ci sono molti esempi che dimostrano che il “modello UEFA” è – in Europa – piuttosto un’eccezione che una regola. In realtà, “European Sports Model” è un eufemismo, un’espressione politicamente corretta, volta a mascherare la realtà, ovvero il “monopolio UEFA/FIFA”»

Dupont accusa la Uefa di sventolare l’argomento del caos come spaventapasseri per giustificare il suo monopolio.

«Durante l’udienza, un giudice ha chiesto molto chiaramente all’Uefa se non si potesse prevedere regole comuni, un codice etico, applicabile a tutti coloro che vogliono organizzare le competizioni calcistiche, senza necessariamente accettare il monopolio dell’Uefa sull’organizzazione delle competizioni al fine di garantire l’applicazione di tali regole. In altre parole, “liberalizzazione” non è sinonimo di caos. L’argomento caos è semplicemente uno spaventapasseri sventolato dalla Uefa per cercare di giustificare il suo monopolio. Non è molto originale: i vecchi monopoli di Stato invocavano lo stesso argomento. Senza successo…»

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