Il Foglio: «L’operazione di marketing intorno al movimento calcistico femminile è insopportabile»

L'editoriale. «Nulla contro le calciatrici: loro fanno bene a giocare, a pretendere il professionismo. Ma sono due sport diversi»

Sara Gama

Rotherham (Inghilterra) 10/07/2022 - Euro 2022 femminile / Francia-Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Sara Gama. ONLY ITALY

A firma Jack O’Malley l’edizione odierna del Foglio Sportivo polemizza con l’atteggiamento dei media nei confronti dell’Europeo femminile, che – secondo l’autore – non interessava a nessuno.

Vi invidio, amici italiani. E non è l’alcol a farmi parlare. Non più del solito almeno. Per una volta, sinceramente vi invidio. La vostra Nazionale femminile ha fatto una figura ridicola all’europeo che si gioca nei campi di allenamento delle giovanili delle squadre inglesi ed è stata eliminata. Invidio soprattutto i miei colleghi dei giornali sportivi, costretti fino a qualche giorno fa a fingere che gli fregasse qualcosa di un torneo con le stesse qualità tecniche di un campionato della vostra Eccellenza, a mettere in prima pagina partite di cui non fregava granché a nessuno, pena l’accusa di sessismo.

Ancora:

Verrò presto spazzato via, lo so, sono di quelli che allo stadio fischiano ancora gli avversari e cantano i cori non passati al vaglio delle società, ma è più forte di me. Nulla contro le calciatrici, sia chiaro: loro fanno bene a giocare, a pretendere il professionismo, a cercare sponsor e divertirsi a vincere. Quello che non sopporto è l’operazione di marketing che c’è attorno al movimento calcistico femminile, che in nome di una parità fisica e tattica inesistente pretende di venderci come uguale un surrogato dello sport di cui ci siamo innamorati. Sono due sport diversi, e chi vuole seguire quello più lento e acuto dei due ha tutto il diritto di farlo, eppure cercano di spacciarli come identici.

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