Scaroni: «Abbiamo cominciato a vincere lo Scudetto dopo quell’Atalanta-Milan 5-0»

"Risultati economici vanno di pari passo con quelli sportivi, basta mecenati. E vogliamo stadi più piccoli e pieni, per i diritti tv"

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Come funziona una società vincente. Paolo Scaroni, il presidente del Milan, racconta a Radio anch’io sport la genesi dello scudetto. Tutto è cominciato “da quell’atalanta-Milan 5-0, quel giorno c’ero. A valle di quel match si parlava di una partenza di Pioli, e da lì è partito tutto”. Gattuso aveva appena detto no a Ibra al Napoli. Se lo presero loro.

“Abbiamo risultati economici che ci danno il senso di sostenibilità di cui il Milan e i club di Serie A hanno bisogno. Abbiamo una proprietà che ci ha finanziato senza remore, senza debiti, una dirigenza di primissimo livello. Un gruppo di persone, dall’azionista all’allenatore. In questo vedo la chiave del successo del Milan”.

Il Milan che mentre vince lo scudetto cambia proprietà… “Ho l’impressione che Redbird abbia fatto un passo in avanti. Che la Elliott esca dal Milan è sempre stato nei programmi, i fondi fanno così. Le cifre dicono che il successo sportivo va di pari passo col successo finanziario. Non c’è più spazio per i mecenati“.

E per gli stadi vecchi e grandi:

“La mia ambizione è che il nuovo stadio sia pieno, in tv si deve vedere che sono pieni gli stadi. Dobbiamo puntare alla conquista dei diritti tv internazionali, e gli stadi devono essere pieni. In tutto il mondo lo stadio da 100.000 persone è ormai passato di moda. La tv ha un ruolo fondamentale. Voglio evitare partite con 25.000 spettatori in un grande stadio, è poco attrattativo per chi guarda da lontano. Gli stadi inglesi sono sempre zeppi. Dobbiamo imparare tutto dalla Premier. Loro sono cresciuti e noi siamo rimasti fermi. Voglio fare quello che hanno fatto loro”.

Scaroni giustamente smentisce anche il mito dell’Inter (per non parlare del Napoli) più forte del Milan:

“Parliamo di squadre, non di individualità. Non necessariamente chi ha più campioni è più squadra. I nostri campioni li abbiamo sviluppati noi”.

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