Il Secolo: erano mesi che da Napoli minacciavano “piomberemo in città senza scorta”, hanno iniziato loro
Il quotidiano genovese riallaccia le tensioni ai cori sentiti contro Maradona nella partita di andata e accusa gli ultras napoletani di aver scatenato i primi tafferugli

Il Secolo XIX ricostruisce gli scontri di ieri tra tifosi del Napoli e quelli dello Spezia accusando i partenopei di aver dato inizio a tutto.
“Era da mesi che le due tifoserie se le promettevano dopo i cori contro Maradona nella partita di andata. ‘Piomberemo in città con i pulmini e senza scorta’ minacciavano dal Vesuvio. E in effetti i primi tafferugli sono cominciati alla mattina proprio dagli occupanti di un pulmino di napoletani, che hanno lanciato bottiglie e sono stati inseguiti dai rivali fino all’arrivo della polizia, che ha identificato i facinorosi e li ha accompagnati in questura”.
Poi è proseguito tutto all’interno del Picco.
“Dal settore ospite, occupati da un migliaio di napoletani, parte una torcia verso gli spezzini che la lanciano a loro volta contro i rivali. La torcia continua a rimbalzare da un settore all’altro fino a quando una decina di ultras ospiti invade il campo, cercando lo scontro. Che avviene a cinghiate, nonostante un paio di steward eroici siano riusciti a contenere almeno in parte l’avanzata dei partenopei”.
L’arbitro a questo punto ha deciso di sospendere la partita.
“La polizia schierata in assetto antisommossa arriva tardivamente, ma comunque convince i tifosi ospiti a tornare sugli spalti. Intanto, dall’altra parte dello stadio, alcuni ultras di casa sfondano il cancello ed entrano in campo. Sarà lo stesso allenatore Motta a convincere uno di loro a tornare in curva”.
Al termine, ancora scontri fuori lo stadio.
“Nel dopogara assalto ai pullman del Napoli nella zona di Pegazzano e un tifoso azzurro ha perso le falangi di tre dita per lo scoppio di un petardo. Al Pronto soccorso anche due steward aggrediti durante l’invasione di campo, solo di forti contusioni”.