Sinner: «Vagnozzi mi spiega le cose diversamente da Piatti, parliamo di più»

Al CorSera: «Le cose più o meno sono sempre le stesse, ma mi arrivano in modo nuovo. Devo tanto a Piatti, ma sentivo che era necessario cambiare» 

Sinner

2021 archivio Image / Sport / Tennis / Jannik Sinner / foto Imago/Image

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Jannik Sinner torna sulla sua separazione da Riccardo Piatti dopo sette anni di collaborazione. Ora il suo coach è Simone Vagnozzi.

«Con Simone Vagnozzi sto di più in campo, privilegiamo la qualità sulla quantità, abbiamo alzato il livello. Ho sperimentato cose diverse, che prima non sentivo. È difficile da spiegare… Le cose più o meno sono sempre le stesse, ma Simone me le spiega diversamente, o perlomeno a me arrivano in modo nuovo. Parliamo di più».

Continua:

«Non dico che prima fosse sbagliato il lavoro che facevo, tutt’altro: con Riccardo per sette anni abbiamo fatto cose incredibili, lo ringrazio ancora. Se sono arrivato fin qui è proprio grazie alla base di lavoro che mi portavo dietro. Però, insomma, sentivo che un cambiamento era diventato necessario. Dopo un giorno con Simone mi sembrava di conoscerlo da vent’anni».

A gennaio si era detto che avrebbe scelto Boris Becker come super coach. Spiega:

«È uno dei nomi che avevamo immaginato, gli altri non li dico. Per ora scelgo di fare le cose semplici: io, l’allenatore, il fisioterapista e il preparatore atletico. Nessun super coach; non è detto che non possa arrivare ma non è il momento».

 

 

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