“Il City ha violato le regole sui minorenni e i procuratori, è finanziato in modo occulto dagli Emirati”

L'inchiesta dello Spiegel sul giro di denaro che ha consentito al club allenato di Guardiola di spendere 1,7 miliardi di euro in 10 anni. Coinvolto anche Mancini

Guardiola city

Porto (Portogallo) 29/05/2021 - finale Champions League / Manchester City-Chelsea / foto Uefa/Image Sport nella foto: Pep Guardiola

Lo Spiegel torna ad accusare il Manchester City di aver violato i regolamenti internazionali: pagando milioni di compensi agli agenti dei giocatori, organizzando accordi segreto per tesserare un giocatore minorenne. Senza trascurare l’accusa di fondo e cioè che il City riceve puntualmente soldi dal governo di Abu Dhabi negli Emirati Arabi.

Negli ultimi dieci anni, cifre del Cies, il City ha speso 1,7 miliardi di euro per il calciomercato.

La nuova indagine dello Spiegel rientra nell’inchiesta “Football Leaks”. Sono emersi nuovi documenti che comprovano il finanziamento occulto da parte del governo di Abu Dhabi. Il giro di soldi avverrebbe attraverso il gruppo televisivo di Jaume Roures (Mediapro) che ricoprirebbe il ruolo di intermediario per camuffare i pagamenti.

Per lo Spiegel le risorse finanziarie del Manchester City provengono dallo sceicco Mansur Bin Zayed Al Nahyan appartenente alla famiglia regnante di Abu Dhabi. Da quando lo sceicco è arrivato nel club, è diventata una delle squadre più ricche del pianeta e quella che ha speso più soldi per ingaggiare giocatori.

L’inchiesta dello Spiegel sottolinea che Jaldun Al Mubarak, presidente del Manchester City e primo ministro di Abu Dhabi che dirige il fondo di investimento statale, ha approvato i flussi di denaro autorizzati dal governo e finiti nelle casse del club.

Nell’inchiesta compare anche Roberto Mancini, attuale ct dell’Italia ed ex allenatore del City dal 2009 al 2013, che avrebbe  percepito buona parte del suo stipendio attraverso un contratto di consulenza fittizia.

 

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