Laporta, un anno dall’inizio del nuovo mandato: «L’esperienza ti rende più esigente, ti mette ansia»

L'intervista a Sport. «Finora è stato anche più complicato di quanto mi aspettassi. La cosa peggiore la partenza forzata di Messi»

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2021 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Joan Laporta / foto Imago/Image Sport

Un anno fa tornava in sella da presidente del Barcellona. Oggi, che i blaugrana paiono molto ben instradati sulla via di un ritorno alla competitività, Joan Laporta rilascia alcune dichiarazioni a Sport.

Se quest’anno è stato esattamente come me lo aspettavo? Beh, in parte sì e in parte no. In realta è stato anche più complicato di quanto mi aspettassi. Fondamentalmente a causa del problema del salary cup. Ci ha reso le cose molto difficili. Ecco perché apprezzo così tanto ciò che è stato fatto.

La cosa migliore e la cosa peggiore di questo anno da presidente.

La cosa peggiore è stata la partenza forzata di Messi. E la cosa migliore è stata vedere come Xavi sia riuscito a recuperare, insieme con la squadra, il nostro credo calcistico. E anche constatare l’unità che c’è nel gruppo di persone coraggiose che fanno parte del consiglio di amministrazione, il cui obiettivo è riportare la gioia ai tifosi del Barcellona. Direi che siamo in procinto di raggiungerlo.

Rimpiange qualche decisione che ha dovuto prendere?

Non mi pento di nessuna decisione. Qualcuna può aver avuto un cattivo sapore per me, ma non me ne pento. Ho messo il club al di sopra di tutto e tutti

Stagione 2021/2022 e stagione 2003/2004. Il confronto.

Rispetto alla volta precedente ci sono tantissime differenze. Perché dopo la grande esperienza vissuta nella prima tappa della mia presidenza sono stato impaziente di recuperare. L’esperienza ti rende più esigente. Il fatto di sapere cosa significa vincere e giocare bene, cosa vuol dire far vivere al Barça una delle fasi più belle della sua storia, mette quasi ansia.

Gli obiettivi.

Ho detto che avremmo restituito la gioia al Barcellona e siamo sulla buona strada per raggiungerla. In questo momento vedo più speranza che gioia. Siamo tutti consapevoli che questa speranza può diventare una grande gioia ed è per questo che stiamo lavorando ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Per raggiungere questo obiettivo: vincere titoli e riportare gloria al Barcellona.

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