Operazione definita tragicomica. “Nel progetto si scorge un orizzonte opaco, privo persino del rispetto che bisogna avere verso se stesso”

Il Corriere dello Sport, a firma Antonio Giordano, pubblica un commento condivisibilissimo sulla vicenda Manolas, sulla fuga che il Napolista ha definito da “L’allenatore del pallone” .
Il Corsport scrive che era notto a tutti, da agosto, che il greco volesse andar via.
Ma che dovesse scappare a tre giorni da una delle sfide più complesse e rilevanti di questa fase del campionato, e che potesse persino – alla faccia di qualsiasi protocollo e delle più elementari norme del galateo – firmare e presentarsi alla sua nuova società, è un avvilente ceffone alle regole e al buon senso che il Napoli ha deciso di spalleggiare, incurante non tanto del proprio destino ma della propria dignità.
Un’operazione che il Corsport giustamente definisce “tragicomica” e “che nella sua tempistica disorienta”.
Manolas – scrive il Corsport – sarebbe dovuto rimanere a Napoli fino all’ultima partita, il 22 dicembre. Per dare
un senso alla parola «progetto» (con la minuscola adesso, non sia mai) e lo tenesse vivo, senza che emergessero le crepe che s’intravedono ora e nelle quali si scorge un orizzonte opaco, privo persino del rispetto che bisogna avere verso se stesso.