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Vialli: «Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, spero si stanchi di me»

A Sogno Azzurro: «E’ più forte di me e se lo combatti perdi. Devo andare avanti, viaggiare a testa bassa senza mollare mai»

Vialli: «Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, spero si stanchi di me»

A Sogno Azzurro, Gianluca Vialli ha parlato della sua battaglia contro il cancro.

“Sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante. Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa senza mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere ancora per tanti anni. Sono stato un giocatore e un uomo forte e vulnerabile. Qualcuno si può essere riconosciuto con la voglia di fare qualcosa d’importante. Il cancro è più forte di me e se lo combatti perdi. Lui è un compagno di viaggio, a testa bassa, senza mollare, sperando che un giorno si stanchi e mi lasci vivere serenamente gli anni che ho davanti”.

Vialli ha parlato anche del suo rapporto con il ct Mancini, di cui completa lo staff:
“Ci siamo conosciuti in Nazionale quando eravamo ragazzini. Era un giocatore forte, tecnico, velocissimo. Ricordo che la prima volta insieme mangiammo e parlammo della Samp…Nei miei gol c’era il suo piede e nei suoi il mio”.

 

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