Sconcerti: per Sanremo Ibra antepone il suo compenso ai doveri di tesserato
Su Calciomercato.com: è una brutta storia, per lui e per il Milan. Farsi i propri interessi è pessimo gioco di squadra. E poi chi pagherà i dieci voli con l'elicottero?

Nella sua rubrica quotidiana su Calciomercato.com, l’editorialista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti, affronta il tema di Ibrahimovic a Sanremo. Lo definisce
“una brutta storia, per lui e per il Milan”.
La partecipazione di Ibra al Festival è una storia ben pagata, scrive, “ma non è seria”. E continua:
“Cinque viaggi in elicottero da Milano a Sanremo, un transito completamente inadatto a un atleta di vertice in periodo di gara. Galliani lo avrebbe capito, ma non l’avrebbe permesso. Berlusconi tantomeno. Da uomo di mondo avrebbe fatto un regalo al giocatore ma gli avrebbe negato una settimana di vita rovesciata. Per rispetto alla società e al tutto il resto della squadra”.
Quello che emerge dalla situazione, scrive Sconcerti, è che Ibra mette
“il suo compenso davanti ai normali doveri di tesserato del Milan”.
Perché non c’è alcun vantaggio che ne verrà alla squadra, ma solo controindicazioni.
“Lo scudetto del Milan passerà anche da altre cose, ma farsi i propri interessi in esclusiva è pessimo gioco di squadra. E professionalità molto singolare. A proposito: chi pagherà i dieci voli con l’elicottero? Non ditemi il Milan. Sarebbe tradito e mazziato”.