Sconcerti: Conte ha voluto coinvolgere Eriksen nell’uscita dalla Coppa
Sul Corriere della Sera scrive che il tecnico nerazzurro ha voluto confermare la sua tesi sui limiti del giocatore. E "se così fosse avrebbe avuto ragione"

Db Milano 29/01/2020 - Coppa Italia / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Eriksen
Sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti commenta la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Inter, di ieri sera.
“È stata una partita finta. La Juve non ha cercato seriamente di vincere e l’Inter si è come accontentata di uscire bene dal torneo. La prova è che non ci sono stati tiri in porta a parte le due giocate di Ronaldo, l’unico sopra le righe, indisponibile a capire il politicamente corretto del nostro calcio”.
Sconcerti definisce “inconsistente” Bernardeschi, del quale scrive:
“quando gioca Bernardeschi è sempre un messaggio di pace per gli avversari. Ci sarà accademia, non lotta. Quando gioca Eriksen dall’altra parte è la stessa cosa”.
E a proposito di Eriksen, avanza l’ipotesi di una scelta non priva di cattiveria da parte di Conte nell’averlo voluto coinvolgere nell’uscita dalla Coppa Italia per dimostrare i limiti del giocatore. Sconcerti scrive:
“Personalmente tendo a pensare con cattiveria che Conte abbia voluto coinvolgere Eriksen nell’uscita dalla Coppa, come una conferma alle sue tesi sui limiti del giocatore. Chiudere la riabilitazione costruita dopo il gol nel derby. Se così fosse avrebbe avuto ragione, Eriksen ha battuto, non bene, tutti i calci piazzati dell’Inter, nessuna cosa oltre”.
L’unico ad essersi distinto, ieri, è stato Cristiano Ronaldo.
“Resta al di sopra di tutti la differenza di Cristiano Ronaldo, l’unico a non aver capito la nebbia della gara e ad aver cercato di muoverla da solo. Se c’è stata una fase di attacco qualunque, l’ha inventata lui da solo. Questo vale la qualificazione che c’era in palio”.