Nanni sul caso tamponi Lazio-Uefa: «Bisogna andare a fondo e capire chi sbaglia»
Al CorSport: «E' una vicenda molto strana, queste differenze non sono accettabili. Anche per il campionato sarebbe meglio un solo ente di controllo»

Il Corriere dello Sport intervista il responsabile medico del Cts per la Figc, Gianni Nanni, medico del Bologna. Il tema è quello del caos tamponi tra Lazio e Uefa.
Secondo lui sarebbe meglio avere a disposizione un’autorità centrale.
«Un’autorità centrale sarebbe forse più equa per tutti. Come l’antidoping, una cosa del genere. Devi stare a quello che dice, che decide, e se poi c’è qualcosa che va a tuo sfavore puoi avere opportunità per difenderti. Ma in generale sai che c’è un’autorità che decide, verifica e controlla. Va bene se questa autorità centrale è un garante per tutti. Dobbiamo essere certi che questa autorità centrale faccia bene le cose, i test, i prelievi del secreto, che tutto venga letto in maniera uniforme e corretta, che sia uguale per tutti».
Sulla differenza tra test Uefa e test italiani:
«Penso che il SynLab, il laboratorio dell’Uefa, utilizzi gli stessi test che si usano qui. Mi risulta che facciano i test molecolari, e quindi mi viene da dire che quello adottato dovrebbe essere un parametro uguale per tutti. Però se si verificano costantemente queste diversità bisogna andarci a fondo, capire bene che cosa sta succedendo».
Nanni ritiene molto strane le incongruenze nei risultati.
«E’ molto strano. Per questo dico che dobbiamo andare a fondo, e capire bene. E credo soprattutto che questa diversità vada sanata, noi non possiamo avere un arbitraggio che adopera una regola o l’altra, dobbiamo essere certi dell’arbitraggio e basta».
L’Uefa utilizza un unico laboratorio per gli esami di tutte le squadre, il SynLab. In Italia, invece, ciascun club può affidarsi ai laboratori che preferisce, purché siano certificati. Sui parametri utilizzati per i test, Nanni dichiara:
«Io credo che ci siano delle sensibilità diverse da laboratorio a laboratorio, ma sinceramente non puoi sbagliare tutti i tamponi che fai. Su uno o due, ok, ci può stare, possono esserci delle incertezze. Ma dobbiamo arrivare a una soluzione definitiva».