Capello: «Il challenge è una follia. Piuttosto mettiamo un ex calciatore davanti al video»

Le sue dichiarazioni sul CorSport: «Sa come sono i contatti e può aiutare il direttore di gara, che certe cose non può capirle»

Capello sull'italia palladino

Il Corriere dello Sport riporta alcune dichiarazioni di Fabio Capello, che ieri è stato a Berlino come ambasciatore di Laureus per la ventesima edizione degli Awards.

Sul challenge:

«E’ da pazzi, una follia, e sono assolutamente contrario. Un allenatore ha già troppe cose a cui pensare. Volete aggiungerne un’altra? Il Var è importante e usandolo bene tanti errori degli arbitri possono essere corretti. Io piuttosto metterei un ex giocatore davanti al video perché sa come sono i contatti e può aiutare il direttore di gara, che certe cose non può capirle. Peccato che gli arbitri siano una classe compatta che rifiutino questa idea».

Sul razzismo:

«Chi va allo stadio per fare buu e certi cori va punito e tenuto fuori a vita, non per 2-3-4 anni. Bisogna anche fermare le partite e la Fifa e la Uefa in questo senso devono fare di più per risolvere il problema».

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