Cucci: la Var avrebbe dovuto sedare la rissa, che invece è degenerata in guerra. Affidiamo l’AIA a Rocchi

Sul CorSport scrive che non si può far finta di niente sulle parole di Commisso e Fonseca, estranei alla bagarre arbitrale. La Var ha moltiplicato la confusione e privato di autorevolezza gli arbitri

Sul CorSport scrive che non si può far finta di niente sulle parole di Commisso e Fonseca, estranei alla bagarre arbitrale. La Var ha moltiplicato la confusione e privato di autorevolezza gli arbitri

Sul Corriere dello Sport Italo Cucci torna sulle parole di ieri di Fonseca. Il tecnico della Roma ha dichiarato in conferenza stampa:

«Una cosa l’ho capita, qui in Italia il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre».

Parole tanto più importanti, scrive Cucci, perché pronunciate da un allenatore che non ha mai fatto parte del partito anti-arbitri. Non si può fare finta di niente. Non si può invitarlo a prendere un tè prima di parlare, come ha fatto Nedved con Commisso.

Cucci scrive:

“Diciamolo papale papale: c’è qualcosa da cambiare, nel mondo arbitrale, moralmente raddrizzato da Calciopoli poi indebolito da anni di demenziale trionfalismo”.

La Var, secondo lui, non ha per niente migliorato il calcio, anzi, lo ha peggiorato

“sottraendogli le cure di uomini qualunque sorretti da passione – gli arbitri – trasformati in semplici utilizzatori di uno strumento di verità superiore”.

La Var, continua, ha sicuramente limitato gli errori arbitrali, che è la funzione per cui è stata introdotta, ma ha peggiorato la confusione regolamentare e privato gli arbitri di autorevolezza.

“La Var ha sicuramente scongiurato errori arbitrali, ciò per cui era nata, ma privata di correttivi nell’uso, non nel principio, è riuscita a moltiplicare la confusione regolamentare, già attuata con stupida arroganza dall’Ente Supremo Ifab, e soprattutto ha privato di autorevolezza gli arbitri, riducendoli a manichini mossi da una macchina a sua volta manovrata – sempre lì torniamo – da uomini divinizzati. Ditemi: chi controllerà i controllori? È il peccato originale che si appalesa quando si rinuncia alla Fiducia”.

Chi se la prende con Commisso e con Fonseca è in malafede, scrive Cucci.

“Non tiene conto che costoro sono nuovi al nostro torneo e manifestano stupore – il fiorentino con rabbia, il romanista con relativo distacco – contornati come sono da dirigenti scafati, ormai abituati agli errori e abbarbicati alla speranza di una equa distribuzione dei medesimi o meglio a una fortunata acquisizione di favori. Tutto questo si chiama adattarsi al peggio sperando nel meglio”.

Nel tè di cui parla Nedved a proposito di Commisso

“c’è tutta la malandata filosofia del pallone. La Juventus, ingiustamente tirata in ballo ogni volta, meriterebbe tutori più qualificati e convincenti visto che – come avevo modestamente previsto – la Var ebbe origine con due teste: l’una diceva «nasce per controllare la Juventus», l’altra «nasce per aiutare la Juventus»”.

La Var avrebbe dovuto restituire serenità all’ambiente, un “deterrente antirissa”.

“Ma la rissa è degenerata in guerra. E l’AIA, a questo punto, deve essere affidata a un commissario. Chi? Stanno per pensionare Rocchi, il miglior arbitro: sia Rocchi”.

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